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Todi: Bernardo Bertolucci dà il via al Festival dei Diritti Umani

Il maestro inaugura la prima edizione. Ne parliamo con il direttore artistico: "Raccontiamo storie di speranza ma i nostri film sottolineano anche l'allarme del ritorno delle estreme destre in Europa"

27.10.2015 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
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Su uno schermo la storia di alcuni giovani reporter siriani pronti a testimoniare l'inferno che si manifesta davanti ai loro occhi, su un altro un gruppo di operai sardi che vede il proprio lavoro ostacolato. Sono alcuni dei protagonisti dei film che si vedranno nel corso dell'evento Diritti a Todi - Human Rights International Film Festival che apre i battenti oggi 27 ottobre. Le storie raccontate nei sessanta film presentati includono anche vicende che si svolgono in carcere, dove a volte troviamo bambini puniti per aver tirato dei sassi oppure scandali creati dalla nostra stessa nazione: come quello dell'Enel che ha scatenato in Cile, dove la progettazione di alcune grandi dighe ha messo alle strette la popolazione locale.


TAXI TEHERAN
 
A poche ore dall'inaugurazione del Festival, Francesco Cordio - co-direttore artistico insieme a Antonio Bellia - ci racconta quella che è forse stata la sua missione più impossibile nel corso dei mesi precedenti, avere con sé Bernardo Bertolucci: "Ho avuto modo di incontrare Bertolucci e gli ho raccontato della grande affluenza di film iraniani nel nostro concorso. Lui è scattato subito: 'Bellissimo il cinema iraniano! Dovete assolutamente proiettare Taxi Teheran al vostro Festival. Se lo farete, io verrò a trovarvi". E' così che il regista di Novecento e L'ultimo imperatore si è ritrovato a fare da "padrino" del Festival: "Presenzierà la serata di apertura dove proietteremo proprio il film di Panahi, una copia che abbiamo ottenuto grazie all'aiuto di Amnesty International, nostro partner.
 
La domanda più immediata riguarda la cornice del Festival, perché Todi? 
Perché l'Umbria è famosa oltre ai suoi luoghi sacri come Assisi, anche per la Marcia della pace internazionale. Abbiamo proposto a questa cittadina di ospitare la nostra prima edizione del Festival, ci hanno accolto a braccia aperte. 

 
Si tratta di un debutto inusuale in un periodo cinematografico e festivaliero altrettanto inusuale. Che tipo di pubblico cerca questo evento?
E' vero, apriamo in pieno autunno e non puntiamo a un pubblico vacanziero o turistico. Il nostro obiettivo sono le giovani generazioni e gli studenti del territorio. E ovviamente anche gli addetti ai lavori sia nel cinema sia nei diritti umani. 
 
Sessanta sono i film totali presentati tra Focus, concorso, cortometraggi ed eventi speciali...
Abbiamo anteprime italiane, europee e una mondiale tra i film in concorso. Il festival comprende dieci documentari e trenta corti in concorso, un Focus sul cinema argentino che nasce dalla collaborazione con il festival di Buenos Aires sui diritti umani. Naturalmente abbiamo anche il Focus sull'Iran che è piaciuto a Bertolucci. I film denunciano situazioni di disagio nel mondo, detto questo abbiamo cercato non solo film in cui i diritti umani vengono negati, ma soprattutto storie positive, quelle in cui i diritti umani vengono affermati.  


BURNING FROM THE INSIDE
 
Le tematiche sono vaste all'interno della violazione dei diritti umani, c'è però qualcosa di attualissimo che il cinema è riuscito a raccontare alla velocità della luce?
Abbiamo dei lavori che testimoniano un allarme per il ritorno delle destre ai vertici dei governi europei. Questo film intitolato The Érpatak Model racconta di un sindaco di un paesino ungherese popolato da poco meno di 2000 abitanti che decide di fare una sorta di dittatura sacra e organica. La stessa cosa viene raccontata in Burning from the Inside, produzione tedesca e greca che racconta il fenomeno di Alba Dorata, il partito di estrema destra che ha riscosso successo in Grecia. 
 
Per quanto riguarda invece la crisi dei migranti in Europa?
C'è questo documentario italiano uscito da poco, s'intitola Frammenti di libertà ed è diretto da Alessandro Marinelli: racconta la vera storia di un gruppo di emigranti che vive a Roma, hanno formato una squadra di calcio: il loro Atletico Diritti è adesso nel campionato di terza categoria. 
 
La prima edizione di Diritti a Todi - Human Rights International Film Festival si svolge dal 27 ottobre al 1 novembre. Tutte le proiezioni sono gratuite. Ogni film in Concorso viene proiettato due volte. Il Festival accoglie anche eventi collaterali tra cui incontri, spettacoli teatrali e mostre di dipinti e fotografiaQui il sito ufficiale dell'evento
 
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