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The Strangers, tornano i maniaci mascherati che seminano terrore negli USA

Arriva nei cinema il sequel dell'horror del 2008 con Liv Tyler. La parola al regista: "Volevo rifare i film di John Carpenter"

29.05.2018 - Autore: Pierpaolo Festa
Esterno, notte. Un ragazzo e un uomo si affrontano, faccia a faccia. L'unica differenza è che la faccia dell'uomo è coperta con un sacco: una figura mostruosa di cui vediamo solo gli occhi e l'ascia che impugna. Sembra un duello western, siamo invece in un horror. Conosciamo già l'uomo con il sacco in faccia, era uno degli psicopatici che nel 2008 seviziava Liv Tyler in The Strangers. In quell'horror seguivamo una coppia presa di mira da tre maniaci che bussavano alla loro porta con un unico obiettivo: trovare godimento nelle loro urla. Nella loro sofferenza e nel sangue. "Perché proprio noi?" - gridava la Tyler tra i singhiozzi. La risposta era secca: "Perché eravate in casa". 


 
The Strangers: Prey at Night è il sequel che arriva nei cinema esattamente dieci anni dopo il film con la Tyler. I tre maniaci se ne vanno ancora in giro per l'America a seminare il panico con le loro armi affilate,  questa volta prendono di mira una famiglia in vacanza in un trailer park, uno di quei campeggi in cui papà, mamma e i due figli dormono in una roulotte per celebrare l'ultimo momento insieme, prima che i ragazzi riprendano gli studi. Per qualcuno sarà anche l'ultimo momento della loro vita. Se il primo film era crudo e asciutto nella messa in scena, questo sequel sembra invece ricalcato dagli slasher di John Carpenter: "In pratica volevo rifare Christine - La macchina infernale - ammette il regista Johannes Roberts quando Film.it lo raggiunge al telefono in collegamento con gli USA - Sul set ho provato ad evocare lo spirito del cinema di Carpenter, specialmente nelle sequenze in cui i protagonisti scappano a piedi e i maniaci li inseguono in macchina". 

In quella scena a bordo della piscina, il regista alza il volume e ci fa sentire Total Eclipse of the Heart di Bonnie Tyler: d'un tratto siamo di nuovo negli anni Ottanta ma, per una volta, il celebre brano non viene utilizzato per una scena d'amore. "Ascoltare troppa di quella roba ti farà venire voglia di uccidere qualcuno! - scherza il regista - L'idea era catturare la purezza degli slasher movie. Quindi la musica era fondamentale. E sparare a tutto volume la melodia di Bonnie Tyler, mentre vediamo un uomo che cerca di fare a pezzi un ragazzo con un'ascia, funziona per dare vita a un mix di bellezza e terrore". 

Gli Strangers sono tre figure oscure: una donna con una maschera da pin-up, un'altra chiamata Doll-Face e l'uomo con il sacco in testa. Non sappiamo nulla su di loro né ci viene rivelato molto. Ti sei fatto un'idea su chi siano veramente questi personaggi? 
Inizialmente ho considerato la possibilità di rivelare nuovi dettagli su questi maniaci, poi ho rinunciato. L'attore che interpreta "l'uomo con il sacco in testa" aveva inventato una storia per relazionarsi al passato del suo personaggio, io però credo che non rivelare nulla sulla loro vita sia il punto di forza del film. 


 
Possiamo però dire che questi serial killer sono tre americani contemporanei. Hai nominato Carpenter: in che modo l'America di film come Christine e Halloween è simile all'America di oggi in quanto a violenza?
Sono europeo ma vivo negli USA e, credimi, questo è un posto che può diventare folle. Abbiamo girato The Strangers 2 in Kentucky e visitato posti veramente bizzarri. Però non si tratta più solo dell'America: ci sono luoghi in Inghilterra altrettanto pericolosi quanto quelli che mostriamo nel film. La stessa Londra, per esempio, sembra a volte uscita da quei film violentissimi degli anni Settanta. 
 
Però l'idea di uno sconosciuto che bussa alla porta di casa pronto ad annunciare l'arrivo della morte è un qualcosa a cui il cinema americano ci ha abituato tanto.
Sì e la premessa di questi film non è lontana dalla realtà. Forse è questa la ragione per cui il primo The Strangers ha fatto centro incassando 82 milioni di dollari nel mondo: l'horror si mescola al dramma e d'un tratto credi veramente in questi personaggi. E nella loro crudeltà, perché queste cose accadono. 
 
Perché "tornare" al cinema di Carpenter, pensi che le nuove generazioni lo abbiano dimenticato?
Proprio così. Non lo conoscono bene. E' diventato un po' come i Ramones: i giovani indossano le loro t-shirt, ma ascoltano veramente la loro musica? Secondo me ascoltano più i racconti dei veri fan, ma non quella musica.  


Da una parte dunque abbiamo tre personaggi mascherati di cui non vediamo il volto, dall'altra hai scelto una star come Christina Hendricks di Mad Men per affidarle il ruolo della madre di famiglia in preda a "una sinfonia di urla". 
E' stata lei a cercarci. Era una fan del film con Liv Tyler: a quanto pare si era filmata mentre ricreava con le sue amiche una scena del primo Strangers. All'inizio ha voluto questo ruolo perché voleva divertirsi con l'horror, poi però ci ha dato dentro sul serio. Una notte ha urlato così tanto -  era così dentro al personaggio ed emotivamente esausta - che abbiamo dovuto chiudere il set. Era veramente terrorizzata!

The Strangers: Prey at Night arriva nei cinema dal 31 maggio, distribuito da Notorious Pictures