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The Looming Tower, i segreti dell'11 Settembre svelati nella serie anti-Homeland

Parte il 9 marzo uno degli eventi televisivi dell'anno in arrivo su Amazon Prime Video

The Looming Tower

21.02.2018 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Sei anni fa Jeff Daniels spiegava perché l'America non era più il più grande Paese del mondo in uno dei monologhi più potenti mai visti sul piccolo schermo. Era il 2012 e The Newsroom trasformava l'attore del cinema in una colonna portante della TV. In The Looming Tower, lo vediamo nuovamente monitorare gli USA da dietro una scrivania. Non al soldo dei media, questa volta. Bensì a capo dell'FBI. 
 
La serie Amazon, tratta dal libro di Lawrence Wright “Le altissime torri. Come al-Qaeda giunse all'11 Settembre” (edito in Italia da Adelphi), è uno degli eventi televisivi dell'anno. Uno show in dieci puntate che sarà disponibile su Amazon Prime Video a partire dal 9 marzo. 

 
The Looming Tower è ambientata nel corso di diversi anni, una finestra di tempo fatta di eventi, complotti e colpi di scena che hanno portato all'11 Settembre. Una strada battuta soprattutto da errori americani con i pezzi grossi dell'intelligence USA - FBI da una parte, CIA dall'altra - che scelgono di non comunicare apertamente tra di loro. Daniels interpreta John O'Neil, a capo dell'unità National Security. “Un uomo che aveva fiutato Bin Laden in tempi non sospetti - afferma l'attore quando lo incontriamo alla Berlinale, dove la serie ha avuto la sua prima europea - O'Neil aveva capito che bisognava prestare più attenzione a Bin Laden rispetto a tutti gli altri ricercati. Ed era una cosa che gridava al vento”. E aveva ragione. Il vero O'Neil è deceduto l'11 settembre 2001 all'interno di una delle torri. “Sono passati diciassette anni da quel giorno - continua Daniels - questa serie potrebbe fornire alcune nuove informazioni su quel terribile giorno”.
 
Daniels - uno degli attori più versatili e più sottovalutati del cinema - è stato lanciato nel 1985 da Woody Allen che gli ha offerto uno dei primi ruoli in prima linea ne La rosa purpurea del Cairo. Trentatré anni dopo, l'attore è un veterano del grande schermo che non ha paura di ammettere i suoi dubbi: “Non sapevo come interpretare questo ruolo. Mi chiedevo come avrei fatto, perché non avevo mai interpretato uno come O'Neil. Ho detto comunque di sì. E ho corso il rischio di sbagliare. Ma a giudicare dal materiale su cui questa serie è basata e dai colleghi con cui avrei potuto lavorare, sarei stato un vero idiota a rifiutare il ruolo. Alla fine delle riprese, mi hanno regalato una spilla FBI che apparteneva al vero O'Neil. È stato come avere l'approvazione dell'FBI. Era tutto quello di cui avevo bisogno. L'ho indossata alla première”.

 
LA DIFFERENZA CON HOMELAND
Complotti, CIA, FBI. Servizi segreti e agenti doppiogiochisti. Politici, rischio di attentati. E fondamentalismo islamico. Sono questi gli ingredienti al centro dello show. Suona familiare? Certo che sì. Ciononostante ci troviamo ad anni luce da Homeland. Dan Futterman, produttore e sceneggiatore di The Looming Tower, non ha dubbi quando afferma con un sorriso sardonico: “Il nostro show però ha musulmani buoni”. 
 
Lo showrunner si riferisce soprattutto al personaggio interpretato da Tahar Rahim (lo ricordiamo ne Il profeta di Audiard), nei panni di Ali Soufan, il vero protagonista della serie. In un articolo del New Yorker pubblicato nel 2006, Soufan viene descritto come colui che più di tutti ha provato a prevenire gli attacchi dell'11 Settembre. Un uomo che avrebbe compiuto la sua missione se solo la CIA avesse condiviso alcune informazioni top secret con l'FBI. “Era importantissimo avere una serie in cui uno dei personaggi migliori fosse un americano musulmano - continua lo showrunner - Un patriota che cerca di fare la cosa migliore per gli USA. Quest'uomo, un cittadino americano che viene dal Libano, è il personaggio che più di tutti ama gli USA. Un uomo che sa cos'è l'Islam e cos'è il patriottismo”.

 
“Il mio personaggio aveva preso sul serio la minaccia di Bin Laden e Al Qaeda, ecco perché è stato assunto all'FBI - racconta l'attore - Le persone attorno a lui a volte lo guardano come un potenziale traditore, dato che non è americano. Ecco dunque la complessità del personaggio, quello che lo motiva sono i suoi valori: la libertà, il rispetto per la vita e per le persone. Spero che questo show aiuterà le persone a saperne di più sull'Islam. E anche le nuove generazioni che non conoscono questa storia”. 
 
UNA SERIE PRONTA A DARE LE RISPOSTE SULL'11 SETTEMBRE
Futterman promette che, guardando The Looming Tower, avremo alcune risposte: “Molte famiglie delle vittime dell'11 Settembre non hanno mai trovato risposte a tante domande. Noi le abbiamo cercate. E quando non le avevamo, allora ripetevamo le domande giuste. C'è però il bisogno di sapere qualcosa. Qualcosa deve venire fuori. Come ad esempio il fatto che alcuni agenti della CIA abbiano nascosto dei dati importanti su alcuni terroristi”. 

 
Certamente una domanda che viene subito in mente dopo aver guardato i primi due episodi dello show è: cosa ha imparato l'intelligence americana dai suoi errori? Risponde Daniels: “Sono molto curioso di saperlo. Voglio sperare che le comunicazioni tra le due agenzie siano migliorate”. L'attore Peter Sarsgaard, che nella serie interpreta uno dei pezzi grossi della CIA antagonista di Daniels, è meno positivo del suo collega: “Oggi Al Qaeda è molto più grande di quanto lo fosse prima dell'11 Settembre. E sembra che negli USA siamo come cani che si mordono la coda alla ricerca di distrazioni e di notizie in TV che non hanno nulla a che vedere con minacce concrete per le nostre vite. Una cosa tipo: 'Breaking news: va tutto bene!' . E invece la minaccia del terrorismo è più forte di quanto lo sia mai stata”.
 
The Looming Tower sarà disponibile su Amazon Prime Video dal 9 marzo. Cliccate qui per saperne di più sull'iscrizione al servizio. Qui potete invece vedere il trailer della serie.