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Stephen Frears, noir a denti stretti

Il regista inglese è stato ospite al Courmayeur Noir in Festival e ha deliziato il pubblico con la sua ironia

The Queen - Stephen Frears e Helen Mirren

21.12.2011 - Autore: Alessandro De Simone
Settant'anni quest'anno, una carriera variegata e ricca di successi che va avanti da quaranta, iniziata proprio con un noir, "Gumshoe", e costellata da molte altre pellicole di genere. Per questo il Noir in Festival di Courmayeur ha deciso di avere come ospite d'onore dell'edizione 2011 Stephen Frears, autore tra l'altro di uno dei migliori noir degli ultimi trent'anni, "Rischiose abitudini".

Intervista a Stephen Frears, Huston Cusack e Bening in Rischiose abitudini


"Martin Scorsese pensava che 'Rischiose abitudini' fosse uno dei grandi romanzi americani ancora mai portati sullo schermo e per non so quale strana ragione aveva pensato che questo eccentrico inglese che aveva girato 'My Beautiful Laundrette' potesse essere andato a dirigere quella storia". Un'intuizione felice, dato che Frears costruì un film molto personale, reso eccellente da una serie di scelte e coincidenze eccezionali, dalla colonna sonora al casting, in particolare la presenza di Anjelica Huston.

Intervista a Stephen Frears, Cusack e Hjeijle innamorati in Alta fedeltà

"Quando dissi a Scorsese che volevo Anjelica lui mi rispose che non sapeva che dire, perchè non l'aveva mai vista recitare. 'Ma ha vinto un Oscar per 'L'onore dei Prizzi', come hai fatto a non vederlo' gli dissi io. 'Non vedo film girati da un irlandese che prende in giro gli italiani' fu il suo commento".
Western, commedia, dramma sociale, sono tanti i generi che Frears ha toccato nel corso della sua carriera, sebbene siano davvero pochi i film di cui il regista di "The Queen" sia davvero orgoglioso. "Dopo avere girato Gumshoe, non avevo davvero in mente un programma preciso per la mia carriera, tornai in televisione per imparare a fare il mio mestiere girando alcuni buoni film che sono arrivati anche al cinema".

Intervista a Stephen Frears, Roberts e Malkovich in Mary Reilly

"My Beautiful Laundrette" era uno di questi, uno dei pochi che ricorda con piacere, come la collaborazione con Roddy Doyle e quella con Michael Sheen nel tratteggiare la figura di Tony Blair. Per altri mostra invece da sempre un profondo disappunto, come per "Mary Reilly" ("un incubo"), il western "The Hi-lo Country" ("Un disastro completo"), e in parte anche per "Fail Safe", curioso esperimento di film in diretta televisiva, remake di "A prova di errore" per cui può almeno raccontare un gustoso aneddoto.

Intervista a Stephen Frears, Clooney e Dreyfuss in Fail Safe

"Ero a casa e mi squilla il telefono. Era George Clooney che mi chiedeva se volessi dirigere 'Fail Safe'. Per una volta era impressionata persino mia moglie". Uno strano progetto, come molti tra quelli abbracciati da Frears, che considera ancora oggi "Le relazioni pericolose" "il film che vorrei vedere per tutta la vita".
Ottimo regista di commedie, d'altronde non a caso esiste l'umorismo britannico, dopo l'inglesissimo "Tamara Drewe", Frears è tornato negli Stati Uniti, dove ha da poco finito le riprese di "Lay the Favorite", con la bella e brava Rebecca Hall e il sempre affascinante Bruce Willis che in compagnia di Vince Vaughn, Catherine Zeta-Jones e Joshua Jackson cercherà di sbancare i casinò di Las Vegas con un infallibile sistema.

Lo aspettiamo con ansia, Mr. Frears.