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Rock Dog: il regista Ash Brannon presenta il cane che voleva essere come Springsteen e Dylan

Il primo film d'animazione delle feste è un incontro tra cultura cinese e animazione statunitense

02.12.2016 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Un cane che sogna di essere come Springsteen e Bob Dylan. Questo è il protagonista di Rock Dog, il mastino tibetano che si chiama come Patrick Swayze in Point Break, Bodi. Un personaggio un po' maldestro ma con un grande cuore, in grado di trovare la forza di tuonare contro il padre nel momento in cui capisce di voler seguire i propri sogni. 

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Rock Dog, tratto dalla graphic novel di Zheng Jun, è un nuovo esperimento cinematografico che unisce la cultura occidentale a quella orientale. E lo fa tramite l'animazione. Ne parliamo con Ash Brannon, regista del film, ex membro della scuderia Pixar, dove ha co-diretto Toy Story 2 prima di avventurarsi da solo nella realizzazione del simpatico Surf's Up. "Noi americani siamo abituati a raccontare una storia al galoppo - ci racconta il regista - i film asiatici invece si prendono tutto il ritmo. Sono più lirici. Questa cosa mi ha aperto gli occhi. Non abbiamo mai messo fretta alla storia di Bodi".


 
Rock Dog affronta il delicato tema dei figli che per seguire i propri sogni a volte devono affrontare i loro stessi genitori pronti a indirizzarli verso altri percorsi. E' un tema forte anche per un'audience giovane, no?
E' un tema reale però. Anche io da bambino mi ero messo in testa che volevo diventare un artista. Sono stato fotunato ad avere due genitori che mi hanno aiutato. Ogni bambino ha un sogno e spesso i genitori possono rappresentare un ostacolo. Il nostro protagonista vuole essere un musicista, suo padre ha altri progetti per lui. Nel corso del film Bodi seguirà i suoi sogni ma imparerà anche a farsi carico di alcune responsabilità. 

Il mentore del protagonista è un gatto rockettaro. Un personaggio che mi ha ricordato anche David Bowie...
Questo perché a un certo punto vediamo i suoi occhi e sono di colore diverso: uno castano e uno blu! Bowie c'è di certo, ma è stato Mick Jagger l'ispirazione principale per il personaggio di Angus, anche nei suoi movimenti. A ispirarci più di tutti però è stato Eddie Izzard che ha prestato la voce al personaggio. E' stato lui a trovare anche la fisicità di Angus.
 
Dunque in cabina di doppiaggio hai lasciato campo libero agli attori?
Sì, non volevo controllarli troppo. L'ultima cosa che volevo era che recitassero una battuta per volta. L'importante era avere una struttura con un punto di partenza e uno di arrivo. Spesso abbiamo registrato con più attori insieme, il che li ha incoraggiati ad improvvisare. Guardavo J.K. Simmons e Eddie Izzard recitare insieme, ed era come se stessero girando un film! Un processo insolito per quanto riguarda il doppiaggio nell'animazione. 
 
Il film si intitola Rock Dog ma alla resa dei conti il protagonista esegue una specie di ballata. D'un tratto non è un rocker, ma quasi quasi fa musica folk. Un po' come Springsteen o Dylan...
Sì è un cantautore, non vuole fare l'hard rock. Abbiamo parlato molto di questo in fase di sviluppo. Bodi non è una rockstar, non vuole fama e denaro. Ha un messaggio nel cuore e desidera comunicarlo attraverso la musica. Questo è il suo sogno. Sin dall'inizio del film lui scrive una canzone e durante tutta la storia lo vediamo lavorare a questa canzone fino a metterla a punto per bene. 


 
Questi personaggi portano gioia al pubblico e immagino che sia una gioia lavorare con loro. Ma come in tutti i film c'è sempre qualche momento duro in fase di lavorazione. Cosa ti ha tolto il sonno durante la produzione di Rock Dog? 
Il budget. Ogni giorno ci chiedevamo se avremmo avuto budget per continuare il film. Qualche volta abbiamo dovuto fermarci per un po'. Abbiamo avuto crisi ma di certo alla fine le abbiamo trasformate in opportunità. 

Rock Dog è attualmente nei  cinema distribuito da M2Pictures.
 
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