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Pieraccioni: "andate al cinema e fate figli!"

Finalmente la felicità: il comico toscano ci parla delle sue bellissime donne e difende a spada tratta la parola "buonismo"

Finalmente la felicità - Leonardo Pieraccioni a Roma

18.12.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
“Buonismo. Credo che questa parola sia stata inventata con grande gioia. Non ho mai avuto vergogna nel rincorrere l’happy-end. Sono passati diciassette anni da ‘I laureati’, e posso dire che nei miei film ricomincio a dire le stesse cose. E forse è proprio per questo che quelle cose hanno valore”.

Leonardo Pieraccioni è pieno di massime nel giorno in cui presenta a Roma “Finalmente la Felicità”, decima pellicola che dirige, sceneggia e interpreta. Sempre pronto a buttarsi nello spirito della commedia - una cosa che paragona a fare il salto con l’elastico - il comico toscano sceglie ancora una volta Rocco Papaleo come spalla cinematografica. E lo bacia sul grande schermo: “Dopo averlo baciato ho capito una cosa: vedo Papaleo sotto un’altra luce, adesso sono pronto a invecchiare con lui”.

Finalmente la felicità, incontro con Leonardo Pieraccioni, Pieraccioni in una scena del film


The Boy From Firenze
Pieraccioni parla a ruota libera, ci ricorda sempre la sua “terza media”, mentre si prepara a fare lo slalom tra una serie di frasi in cui cerca di azzeccare tutti i congiuntivi. E poi va dritto alle sue origini: “Sono un ragazzo di provincia. Vivo in campagna, ho una fidanzata e una figlia meravigliose. E credo profondamente nella teoria del boomerang: se sei uno che nella vita si comporta bene, allora avrai del bene”.

Tornando alla parola buonismo, dice: “Ho la sindrome del pubblico. Io sono un cabarettista e morirò tale. In questi anni mi hanno chiesto partecipazioni in film più seri, più importanti. Ho sempre rifiutato. Il grande Monicelli diceva che le commedie devono graffiare soprattutto nel finale… ma lui poteva dirlo perché era grande. Penso che a raccogliere la sua eredità siano stati Virzì e Salvatores”. Eppure cerca di avvicinarsi al maestro Monicelli dicendo: “In questi anni ho pensato sempre a un sequel de ‘I laureati’. Sarebbe interessante ritrovare quei personaggi a cinquanta anni e pensare un po’ a una specie di ‘Amici miei’!”.

Finalmente la felicità: l’ora di Maria De Filippi

"La De Filippi è alla base del plot e dell’idea. All’inizio del film mi vedete protagonista della trasmissione “C’è posta per te” dove scopro di avere una sorella, adottata a distanza dai miei. Penso che quel programma racchiuda l’elemento della commedia: quando vediamo gli anziani che erano fidanzatini cinquanta anni prima, quelli sono momenti di grande ilarità. Ci sono storie di figli che vogliono ringraziare la mamma…  quelle possono essere toccanti. È un meccanismo che mi diverte molto e che intrattiene gli italiani. È così perfetto che al primo ciak avevamo già la scena perfetta".

Finalmente la felicità, incontro con Leonardo Pieraccioni, Pieraccioni e Ariadna Romero

Pieraccioni-Girl
Ci sono le Bond-Girl e ci sono le Pieraccioni-Girl, in entrambi i casi donne bellissime: “In pratica funziona così – scherza Leonardo – tutti gli scarti dei provini di 007, li prendo io. È così che ho scelto Ariadna Romero”.

Finalmente la paternità
Un anno fa ho avuto Martina, la mia figlia meravigliosa! Il mio consiglio è: “Fate figli! Andate al cinema e fate figli. Fanno bene. Ti danno quella gioia immensa che non conosci finché non la provi.  La migliore sarebbe fare figli al cinema!”.

"Finalmente la felicità", in uscita il 16 dicembre, è distribuito da Medusa.