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Paolo Sorrentino racconta This Must Be the Place

Paolo Sorrentino racconta durante la conferenza stampa di presentazione del film This Must Be The Place, la genesi della sua creatura in uscita il 14 ottobre in Italia

This Must be the place - Sean Penn e Paolo Sorrentino

09.10.2011 - Autore: Alessia Laudati
Sornione, ironico, il regista Paolo Sorrentino è capace di continue perplessità e stupori che gli aggrottano la fronte mentre ascolta le domande che una sala piuttosto gremita di giornalisti gli pone sul suo nuovo e annunciatissimo film "This Must Be The Place". Proprio stamattina a Roma, il regista ha incontrato la stampa presso la Casa del Cinema, rispondendo alle domande e raccontando i retroscena del film. Accanto a lui, Umberto Contarello, sceneggiatore insieme allo stesso Sorrentino e Nicola Giuliano, produttore e amico di infanzia del regista. Si comincia con l’annunciare un grande successo: “This Must Be The Place è stato venduto in tutto il mondo, tranne che in Cina – proclama Sorrentino – ve lo dico perché si parla spesso male del cinema italiano è questo è un traguardo per il film”. Il regista continua descrivendo l’ampiezza dell’influenza musicale dei Talking Heads e di David Byrne nella sua vita e l’incontro con il musicista nel backstage di uno suo concerto: “Ho convinto David Byrne a partecipare alle musiche perché immaginavo che potesse piacergli l’idea di riscrivere le canzoni di un gruppo musicale di oggi e in effetti è stato questo aspetto a convincerlo”.

Sorrentino tiene a precisare che non è una pellicola sull’Olocausto: “L’Olocausto è solo lo sfondo e lo racconto in maniera incompleta perché lo considero il più grande ventaglio di osservazione del comportamento umano e delle sue degenerazioni ma io stesso credo sia impossibile trovare una spiegazione univoca dove storici e studiosi hanno fallito. Non mi sono fatto una certezza su questa tragedia, ma sospetti e alcuni li ho descritti nel film”.

Sull’attore Sean Penn, protagonista del film: “Sean Penn ha portato tantissime sfumature al film. L’idea del falsetto di Cheyenne è sua e anche l’idea sul modo di camminare di Cheyenne, che lui stesso definisce come la maniera di camminare dei ricchi che si sentono in colpa per essere diventati ricchi”. Infine l’ultima parola sul lavoro di Sorrentino spetta al co-sceneggiatore Umberto Contarello: “Questo film è una sintesi di cose che ci piacciono e che piacciono a Paolo. Ma una sintesi visiva di tale complessità solo lui è capace di farla e permettere allo spettatore di scegliere il suo film all’interno del film stesso”.

"This Must Be The Place" uscirà in tutte le sale italiane il 14 ottobre 2011 distribuito da Medusa Film.
Qui la recensione di Film.it