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Oci Ciornie 30 anni dopo: Nikita Mikhalkov ricorda l'amore tra Mastroianni e la Mangano [Videointervista]

Il regista russo rivela i segreti dalla commedia che è valsa a Mastroianni la sua ultima nomination all'OScar

14.08.2017 - Autore: Servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)
Prima il premio come Migliore attore al Festival di Cannes. Poi la nomination all'Oscar, la terza e ultima dopo quelle ottenute per Divorzio all'italiana e Una giornata particolare. Così Marcello Mastroianni veniva acclamato grazie alla sua performance in Oci Ciornie, commedia drammatica dove lo vediamo nei panni di Romano, italiano all'inseguimento della donna russa dagli occhi neri che gli ha rubato il cuore. 

Oci Ciornie è stato l'ultimo film interpretato da Silvana Mangano, attrice morta prematuramente nel 1989 a soli 59 anni. Incontriamo a Mosca Nikita Mikhalkov per ricordare il film trent'anni dopo: "Silvana e Marcello avevano avuto una relazione per tanto tempo. E il film li ha riuniti anni dopo la loro storia. E' stato difficile gestire il loro rapporto! - ricorda il regista - Entrambi erano delicati e sensibili l'uno con l'altro. Però guardavo Silvana dalla macchina da presa e notavo la sua femminilità. Sapevo che c'era ancora qualcosa tra loro. Quando doveva essere brusca con Marcello in scena, le veniva naturale. Anzi le piaceva proprio!".  
Guarda l'intervista al regista nel video che segue:

 
Il regista russo ricorda: "Oci Ciornie è arrivato nella mia vita insieme a Marcello Mastroianni, che era come un ragazzino molto tenero. Aveva un animo bellissimo (...) Era uno di quegli attori che chiedeva continuamente di essere diretto. Ne aveva bisogno. Quando lavorava senza regista o se il regista non lo capiva al volo, allora non riusciva sempre in quello che voleva. Quando invece c'era intesa tra lui e il regista... allora accadeva il miracolo. A quel punto era anche pronto a improvvisare. In ogni ruolo cercava dentro di sé, si ispirava alle qualità personali. Era lì che accadeva la magia". 
 
"Una dei complimenti più belli che abbia mai ricevuto in vita mia, me lo ha fatto proprio Mastroianni - continua Mikhalkov - Mi ha detto che stare vicino a me era come trovarsi accanto a un giovane Fellini. Una frase che mi ha fatto sentire potentissimo. Perché adoro Fellini e quando ho iniziato a lavorare con Mastroianni ero terrorizzato dal fatto che mi avrebbe paragonato a lui".