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New York Academy: danza classica e hip hop insieme per un film romantico

Il primo film sentimentale di questa seconda metà di stagione. La parola ai realizzatori

18.08.2016 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
La danza classica e l'hip hop si incontrano in una cornice newyorchese da favola, questo è New York Academy film che riscalda lo spettatore mettendolo di buon umore grazie al suo tono da favola romantica. Da una parte seguiamo una ballerina di danza classica che prova a farcela in una delle più prestigiose accademie della città, dall'altra conosciamo un giovane violinista che si guadagna da vivere nelle stazioni della metropolitana. Insieme decideranno di partecipare a una gara che potrà cambiare entrambe le loro vite. Per farlo saranno aiutati da un gruppo di ragazzi specializzati in hip hop. 
 
New York Academy è il primo "feel-good movie" di questa seconda metà della stagione cinematografica. E' diretto da Michael Damian che lo ha scritto insieme alla moglie Janeen. Il primo è un musicista, la seconda è un'ex ballerina professionista. Li abbiamo incontrati per parlare del film: 


Questa storia ruota attorno al mondo della danza classica, in un momento in cui vanno di moda altri generi musicali come l'hip hop. La danza classica rimane però la base di tutto. Conoscerla è l'unico modo per avvicinarsi a un altro stile? 
Janeen Damian: Vengo dalla danza classica, così come Michael viene dalla musica classica. Penso che per un ballerino sia un valore aggiunto avere una formazione classica, è vero che oggi molti non hanno questo background, ma aiuta sicuramente. Penso anche che la danza classica debba comunque evolversi e stare al passo con i tempi per mantenere un ruolo rilevante. E' la forma più pura del ballo e con questo film volevamo valorizzarla ma allo stesso tempo ottenere una sua evoluzione combinandola con altre forme.

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Tanti spettatori amano i film sul ballo, credete che ci sia un ballerino in ognuno di noi?
Michael Damian: Credo che ognuno abbia una propria dose di passione per la danza o per la musica, perché hanno il potere di motivare e di ispirare le persone. Ascoltando certe canzoni puoi fare un tuffo nel passato, e questa è la cosa meravigliosa della musica. La danza è un mezzo “visivo” di vivacizzare le cose. Indipendentemente dal lavoro che uno fa, penso che a chiunque piaccia ballare. Anche quando si è da soli in una stanza, parte una canzone e viene l’istinto di ballare. Si può ballare ovunque, in privato, con gli amici, a lavoro, a scuola… se ne senti il bisogno è solo un bene, è un modo per mantenerti giovane.


 
Avete scelto una ballerina come protagonista del vostro film, Keenan Kampa. Quanto una ballerina deve saper recitare? Bisogna avere una formazione artistica a 360 gradi?
Janeen Damian: Penso che per un ballerino sia importantissimo essere il più possibile completo e mantenersi allenato. Ogni sfaccettatura del mondo dell’arte è possibile, proprio perché il campo artistico apre le porte a varie opportunità. Con la tecnologia e con i social media, con internet, c’è un aspetto audio-visivo che va a braccetto con la danza. E' stato tutt'altro che facile trovare una protagonista, anzi è stata un'impresa. Siamo stati fortunatissimi a trovare Keenan. 

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Film come New York Academy puntano su temi come la competizione e la sfida con se stessi per realizzare i propri sogni. Quanto è dovere del cinema consigliare di seguire i propri sogni, quanto invece può essere pericoloso?  
Janeen Damian: Posso rispondere per quanto riguarda la mia esperienza: la danza come carriera è stata un sogno diventato realtà nella mia vita. Se è qualcosa che è dentro di te, se è la tua passione, consiglio assolutamente di tentare, non è certo un percorso facile, devi essere il migliore per avere successo, ma se metti tutto te stesso, se la danza è il tuo modo di essere, allora devi provarci. Ci saranno certamente tantissimi rifiuti e delusioni. A volte può essere doloroso, puoi restare con il cuore spezzato, ma può diventare anche una benedizione.

Michael Damian: Io ho iniziato la mia carriera come musicista, e se penso a quando ero più giovane, la musica è sempre stata il mio sogno. Mi svegliavo e il mio primo pensiero era per lei, diventare un cantante di successo era il mio chiodo fisso. Se hai una passione per cui ti svegli e ogni giorno il tuo unico pensiero è la musica, allora devi buttarti. In ogni campo professionale, che tu voglia diventare medico o avvocato, devi studiare, faticare, devi sacrificare il tuo tempo: mi vengono in mente gli atleti olimpici, la loro dedizione, e questo vale anche per la musica, la danza e la recitazione. 


 
Parliamo dell'altro protagonista del film: le coreografie hip hop...
Janeen Damian: Abbiamo lavorato con questo coreografo molto conosciuto nel mondo della danza, Dave Scott. Lui è stato capace di portare sul set dei ballerini che prima non eravamo riusciti a ottenere. Giravamo in un paese straniero, la Romania, e avevamo un programma serratissimo: i ballerini hanno dato il meglio per Dave, che è riuscito a tirar fuori la personalità di ognuno di loro e ha saputo valorizzare le loro qualità. È stato molto esigente all’inizio perché voleva capire le abilità e i punti di forza di ognuno. E' stato magnifico vederlo al lavoro, anche perché quelli erano i momenti migliori per girare. Allo stesso tempo il suo approccio con la coreografia è molto cinematografico, ha fatto molti film prima di questo, il che è molto diverso dal lavorare sulle coreografie per il palcoscenico. Ci ha fornito diversi elementi che hanno dato un valore aggiunto al film… insomma è un uomo fantastico ed è stato bellissimo lavorare con lui. 

New York Academy è attualmente nei cinema distribuito da Eagle Pictures