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Marazzi & Rampling, cuori di madre

Alina Marazzi ci racconta Tutto parla di te

Alina Marazzi, Charlotte Rampling, elena radonicich

12.04.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Tutto parla di te è un film con cui Alina Marazzi continua il suo discorso sul cuore delle donne. La regista, la quale ha già realizzato il bellissimo documentario Un'ora sola ti vorrei, in cui mostrava i filmati super 8 girati in famiglia, dirige adesso Charlotte Rampling in una storia altrettanto struggente. Una storia di finzione in cui però si impongono momenti di realtà.

“Questa volta avevo in mente il personaggio di una donna grande. Una donna più grande di me. Una che nascondeva un segreto nella sua vita” - nel nuovo film la Marazzi ci affida al punto di vista della Rampling “un personaggio colto nel momento in cui deve fare i conti con il suo passato – dichiara la regista - Un momento di scavo intimo, quello in cui ritorna nella sua città natale e incontra Emma, una giovane madre in piena crisi. A quel punto la vediamo compiere una sorta di ricerca della maternità”.

Alina Marazzi tutto parla di te intervista
Il trailer di Tutto parla di te

Ho letto che la tua prima impressione di Charlotte Rampling è stata quella di una donna austera...

Diciamo che la Rampling si presenta con il suo aspetto in maniera abbastanza ieratica. E' un po' una persona che incute una certa soggezione. Questa è stata l'impressione iniziale. Ho scoperto una donna molto accogliente e molto generosa.

Quanto la presenza della Rampling può cambiare la struttura di un film?
Prima di arrivare sul set tra me è lei si è instaurato un rapporto solido. Tutto il tempo delle preparazioni è servito a sviluppare una specie di amicizia. Abbiamo tradotto il copione e apportato delle modifiche in maniera di tradurre Pauline in qualcosa di più aderente alla Rampling. Lei ha portato carica energia ed istintività e ovviamente il suo sguardo. Quello capace di incarnare le emozioni più profonde in un modo in cui nessun altro ci riesce.

Da documentarista quanto è difficile cambiare registro e virare nel cinema di finzione, mantenendo comunque un certo equilibrio tra i due toni?

E' difficile per la finzione confrontarsi con la realtà. La scommessa, infatti, è stata quella di contrapporre la finzione con momenti di realtà: per questo nel film mostriamo interviste alle mamme vere. E' un equilibrio molto difficile da mantenere perché la realtà disinnesca sempre il dispositivo della finzione. Direi che questa del cinema è una strada che ho scelto di intraprendere proprio per restituire una varietà di prospettive sulla stessa tematica.

Alina Marazzi tutto parla di te intervista
Uno scatto di Elena Radonicich, co-protagonista del film

Chiudiamo con una curiosità? In Un'ora sola ti vorrei mostravi al pubblico i filmini girati in casa con tua madre. Da mamma continui a farlo con la tua famiglia oggi?

Sorprenderà sapere che no. Non ho girato una singola sequenza con i miei figli. Forse sarà un normale rigetto!

Tutto parla di te è distribuito nei cinema da BIM