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L'ultimo Robin Williams "spassoso e toccante" nel gran finale di Notte al museo

Il segreto del faraone ritrova Stiller affiancato dal grande attore comico. Il regista: "Mai considerato solo un franchise per ragazzini"

Notte al museo 3

30.01.2015 - Autore: Pierpaolo Festa
Da New York si vola a Londra per una missione di salvataggio. Il British Museum fa da cornice a Notte al museo 3 - Il segreto del faraone, terzo e ultimo capitolo di un franchise che ha incassato oltre un miliardo di dollari in tutto il mondo. "Questa volta la tavoletta che porta in vita i personaggi è danneggiata: pian piano si sta corrodendo. Più questo succede più i personaggi si comportano in maniera strana. Peggiorano. A questo punto il nostro Larry deve capire cosa c'è che non va e come sistemare la tavola prima che sia troppo tardi. Il faraone interpretato da Ben Kingsley è l'unico che conosce il segreto dietro le origini della tavoletta. Quindi ecco l'idea: Larry si reca a Londra per svegliare il faraone e chiedergli aiuto".

A parlare è Shawn Levy, regista del franchise che anche questa volta ha diretto Robin Williams nella sua ultima apparizione cinematografica, nei panni di Teddy Roosevelt: "Alle prime proiezioni è stato un sollievo e una soddisfazione scoprire che le persone si sono commosse. Sicuramente è triste vedere Robin per l'ultima volta, ma è anche stranamente catartico. Sono orgoglioso di essere stato il suo regista che lo ha diretto nell'unico franchise della sua carriera. Questo l'ho scoperto da poco, non sapevo che non avesse mai fatto altri sequel".



In questo caso ha interpretato tutti e tre i film della serie...
Lui adorava vestire i panni di Teddy Roosevelt, già dal make up. Gli piaceva essere vestito in quel modo. Robin era un mio caro amico, era un genio e sfido chiunque a nominare un altro performer che sia allo stesso modo divertente e capace di essere anche toccante. Sono felice che lo abbia fatto anche in questo film: far ridere da matti e improvvisamente commuovere. Credo che la sua performance finale sia un tributo al suo talento.

C'è un ricordo particolare dell'esperienza con Robin sui set di questo franchise che vuoi raccontarmi?
Sì, ed è legata alle riprese di quest'ultimo film: giravamo al British Museum, Robin si è avvicinato a me e Ben Stiller e ci ha indicato la Stele di Rosetta con un espressione incantata. Erano le tre del mattino e il museo era praticamente vuoto. Lui, più di tutti era in contatto con l'atmosfera del museo. Non lo dimenticherò mai.



Dunque la domanda è: come mai avete scelto Londra per quest'ultimo capitolo?
Volevamo realizzare un ultimo capitolo degno di un gran finale. Ci avevano proposto il Cairo e Parigi, ma abbiamo scelto Londra perché il British Museum ha un enorme dipartimento sull'Antico Egitto che contiene la collezione di mummie più famosa al mondo.

Vorrei chiederti dunque qual è il segreto del successo di questo franchise?
La verità è che non abbiamo mai smesso di lavorare sodo. Il segreto è stato non considerare mai questi film semplicemente come "prodotti per ragazzini". Il franchise non si è mai rivolto esclusivamente al pubblico più giovane, il nostro scopo era creare film divertenti e di intrattenimento per tutti. Storie che avessero più strati di tonalità: quindi sì, da una parte scene divertenti con le scimmie, dall'altra battute più sofisticate e giochi di parole per i genitori e gli adulti.


 
Lo spettacolo è garantito da una massiccia dose di effetti speciali. Era solo il 2006 quando avete cominciato con Una notte al museo. Otto anni dopo quanto è cambiata la tecnologia?
Rispetto ad allora, devo dire che la sensazione è quella di essere entrati in una nuova era di effetti speciali. Tutti i sogni di un regista possono essere avverati: questa volta abbiamo filmato una creatura con nove teste che prende vita, ma anche lo scheletro di un triceratops che non è proprio buono buono come il T-Rex "cuccioloso" del primo film!

Notte al museo 3 - Il segreto del faraone è distribuito dalla 20th Century Fox.