NOTIZIE

L'ultimo James Gandolfini, stanco dei gangster e innamorato sullo schermo

Il ruolo finale dell'attore nella commedia romantica Non dico altro. La regista lo racconta in esclusiva a Film.it

26.04.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Il sorriso appena accennato di James Gandolfini nasconde un'aria profondamente triste mentre davanti alla donna che ama esclama le parole “Mi hai spezzato il cuore”. Succede in Non dico altro, l'ultimo film in cui l'attore ha recitato da protagonista prima di morire lo scorso giugno a soli cinquantuno anni.


James Gandolfini bacia Julia Louis-Dreyfus in una scena di Non dico altro

Gandolfini interpreta un uomo divorziato, padre a custodia congiunta di una figlia teenager. Solitario fino al giorno in cui si innamora della mamma single interpretata da Julia Louis-Dreyfus (celebre negli USA per aver interpretato serie come Seinfeld e mattatrice del Saturday Night Live), che guarda caso è appena diventata la massaggiatrice di fiducia dell'ex moglie (Catherine Keener). Ne parliamo con Nicole Holofcener (newyorchese che si è fatta le ossa sui set di Sex and the City e Six Feet Under), regista che rispetto alle Nora Ephron e Nancy Meyers punta meno sulle risate e più su atmosfera "alleniana" e introspezione di personaggi profondamente radicati nella realtà. “Credo che 'Jim' fosse emozionato ad avere l'opportunità di interpretare un ruolo così – afferma la Holofcener al telefono con Film.it - Era stanco di interpretare ruoli da gangster e cloni de I Soprano, ma allo stesso tempo era spaventato da questo personaggio”.

Eppure non era la prima volta in cui Gandolfini interpretava una commedia romantica: era già successo ad esempio con Romance & Cigarettes. Cosa c'era da temere questa volta?
Credo che sia un discorso più generale, la paura era una cosa che Jim cercava continuamente: lui non temeva nulla eppure cercava sempre quella emozione di insicurezza mentre si avvicinava a un nuovo personaggio. Nel caso di Non dico altro aveva dei dubbi proprio su ritmo e humour, dal momento che avrebbe recitato al fianco di una delle donne più divertenti che abbiamo in America. Entrambi avevano ritmi e humour diversi, ed era proprio quello che volevo.

Sentirgli pronunciare quella battuta, “mi hai spezzato il cuore”, è una cosa che fa effetto considerato il fatto che Gandolfini incarnava l'immagine di un uomo duro che nasconde la sua vulnerabilità. Questo personaggio invece non esita a mostrarla. Quanto è stata dura fargli pronunciare quella battuta?
Quella è stata una frase che ha improvvisato lui. Non era nel copione e non gli ho detto io di pronunciarla. Era totalmente dentro la scena e ha anche detto altro. Frasi che mostravano molto di più la sua vulnerabilità. A un certo punto diceva a Julia: “So di essere grasso. So che tu sei ancora bellissima e io non più”. Battute pronunciate con grande emozione che mi hanno spezzato il cuore. Era davvero commovente. Le ho tagliate, ho lasciato solo quella frase perfetta che Jim mi ha regalato. A quel punto delle riprese conosceva il personaggio meglio di me che lo avevo scritto.


La Holofcener sul set con Gandolfini e la Dreyfus

Uno dei temi di Non dico altro è proprio l'innocenza dell'innamoramento a qualsiasi età...
Assolutamente. Non fa differenza che tu sia adulto, single o divorziato, tornerai ad avere quattordici anni e ti porrai le solite domande: “Mi chiamerà? Gli piaccio? Le piaccio?”. Tutta quella roba patetica e dolce torna a galla, perché siamo di nuovo dei ragazzini quando ci innamoriamo.

La vicenda del film, però, riguarda due personaggi che hanno un divorzio alle spalle. Quanto la figura del “divorziato” può offrire spunti cinematografici interessanti, quanto invece rimane un tabù nel cinema mainstrem made in USA?
Credo che ogni persona possa essere cinematograficamente interessante, perfino raccontare la storia di uno che lavora a una pompa di benzina può esserlo. Il segreto è raccontare bene la storia. Eppure è vero, i divorziati sono persone che hanno perso l'amore e che adesso cercano di ritrovarlo. Dunque sono tra le figure più interessanti del genere sentimentale. Il tabù riguarda l'età, non la loro condizione. Nel cinema mainstream si crede che le storie d'amore più interessanti siano quelle che accadono agli under 30: secondo molti tutto è stato già detto a quella età nelle storie d'amore. Non è così. Ecco perché cerco storie come questa, amori che toccano altre generazioni.

Abbiamo parlato della vulnerabilità di Gandolfini. Quanto humour ha invece aggiunto al copione?
Improvvisava molto ed era spassoso proprio perché aveva capito il suo personaggio. L'ultima scena che abbiamo girato era quella del loro primo appuntamento. Era una situazione strana perché i loro personaggi avevano ormai compiuto un cammino sul set. In quell'ultimo momento, invece, dovevano sembrare due sconosciuti. Quel giorno abbiamo riso tanto: qualcuno aveva portato sul set uno di quegli apparecchi in cui ti basta premere un pulsante per avere l'effetto sonoro di un peto. Non smettevamo di ridere, ma al momento del ciak Julie e Jim sono stati perfetti.


Il primo bacio tra i due protagonisti di Non dico altro

Credi nello stereotipo secondo cui soltanto le registe donne possono capire in pieno i personaggi femminili?
No, affatto. Ci sono stati grandi personaggi femminili creati da uomini. Credo che sfortunatamente agli uomini interessi raccontare soprattutto storie di uomini e alle donne storie di donne. E dato che ci sono così poche registe donne non abbiamo tanti personaggi femminili che vengono narrati. Questo accade negli USA, da voi in Europa è tutta un'altra storia: il cinema si dedica molto di più alle donne e a storie che non necessariamente debbano contenere azione o troppa trama. In Europa c'è un'audience molto più sofisticata, ecco confesso che mi piacerebbe trasferirmi nel Vecchio Continente al più presto.

Un'ultima domanda Nicole, la nostra conclusione tradizionale: qual era il poster che avevi in camera da ragazzina?
Quello di David Cassidy da La famiglia Partridge: adoravo quella serie e David era dappertutto sui miei muri. Forse non è una risposta intelligente, ma è vera al cento per cento.

Non dico altro, in uscita giovedì 15 maggio, è distribuito dalla 20th Century Fox.

Per saperne di più
Guardate il trailer
Leggete la nostra recensione