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La vendetta dei Transformers al botteghino!

Film.it intervista i protagonisti e il produttore di "Transformers - La vendetta del Caduto", pellicola di Michael Bay costata 200 milioni di dollari che si appresta a battere ogni record estivo. Dal 26 giugno.

Transformers - La vendetta del Caduto Cover

12.06.2009 - Autore: Pierpaolo Festa
Roma – C’è già chi è pronto a scommettere che “Transformers – La vendetta del Caduto” incasserà 160 milioni di dollari nei primi cinque giorni di uscita. E stiamo parlando del solo box office americano. La pellicola debutterà sugli schermi oltreoceano il 24 giugno prossimo, due giorni dopo arriverà anche in Italia.

Secondo gli ultimi sondaggi potrebbe diventare nel giro di pochissimo tempo l’incasso più forte dell’anno. Una buona notizia soprattutto per Michael Bay che si porterà a casa una parte della fetta, data la sua percentuale sugli incassi. Per il primo episodio riuscì a mettersi in tasca 75 milioni di dollari. Il film incassò 708 milioni in tutto il mondo. E mentre i bookmakers tengono d’occhio il blockbuster estivo più atteso, noi di Film.it abbiamo parlato col produttore Lorenzo di Bonaventura, il quale ci ha confessato che: “Il segreto per gestire con meno ansia un film di questa portata è cercare di pianificare il più possibile. Bisogna pensare ad ogni minimo dettaglio, a qualsiasi problema ti potrai trovare di fronte. E non è facile”.



Come facciamo a costruire questa scena in modo che non faccia schifo?” – è questo il motto di Michael Bay: il 44enne regista sembra ancora oggi un ragazzone mai cresciuto che sul set ama far esplodere ogni cosa. “Come dice sempre Michael – continua di Bonaventura – lui è l’unico regista con una linea telefonica diretta col Pentagono! Siamo stati supportati costantemente dall’esercito americano. E poi uno dei punti vincenti del film è proprio lo humour. Michael Bay è uno che in continuazione ti chiede di essere buffo, perché lo è lui per primo. Ad ogni scena chiedeva: 'Hey, ragazzi come possiamo rendere ancora più divertente questo film?'”.



In occasione della presentazione italiana del film, abbiamo incontrato anche parte del cast: Josh Duhamel e Tyrese Gibson, che nel film interpretano i Marines Lennox e Epps, e il giovanissimo Ramon Rodriguez, spalla comica del protagonista Shia LaBeouf. “Con un regista come Michael Bay improvvisi molto – racconta Rodriguez - e lui ha un grandissimo senso dell’umorismo, quindi la comicità salta fuori spontaneamente. In più lui è fuori di testa in senso positivo… ti aspetti un determinato programma di riprese e invece Michael sconvolge tutto all’ultimo momento, ma ha sempre tutto sotto controllo. È come se avesse tutto il film già in mente”.



Il segreto è proprio ascoltare quello che Bay ti dice di fare – continua Gibson - Fatto questo, in fase di post-produzione tutto torna ma, solo se hai eseguito le sue istruzioni durante le riprese alla perfezione”. La formula vincente, come ogni sequel che si rispetti, è aumentare la dose di spettacolo: ci sono oltre 40 robot questa volta e la scena si sposta continuamente in giro per il mondo. Si tratta, infatti, della prima produzione, dopo diversi decenni, alla quale viene dato il permesso per girare davanti alle piramidi! “C’era comunque un problema – scherza Duhamel – I Transformers si comportavano davvero come dei super divi. Prendete Bumblebee, ad esempio: il primo film era il suo debutto come attore e quindi era molto umile… ma nel secondo film era davvero come un divo: chiedeva di tutto e urlava contro tutti sul set ed era sempre nervoso”.



Quello che ci premeva maggiormente in Transformers 2 era: evitare l’incidente – continua di Bonaventura - Perché il film è pieno di esplosioni, salti, corse, botte e non volevamo che gli attori si facessero male. Anche perché in un film di Michael Bay se ti fai male, rischi di farti qualcosa di veramente grave. Così, ogni giorno, dicevamo agli attori, con meticolosità cosa fare, dove andare e cosa evitare. Ci sono sfide innumerevoli da affrontare, ma è l’unico modo per evitare tragedie o drammi”.



E poi tutto il resto è proprio incentrato su di lui… l’unico e solo Steven Spielberg, produttore esecutivo del progetto o se preferite l’uomo che ha voluto portare i Transformers sullo schermo: “Steven ha un grande rispetto per Michael Bay – conclude il produttore - e quindi gli dà carta bianca. Ma, è chiaro, che se ha una idea per il film te la butta lì immediatamente e lui ha sempre delle idee brillanti da suggerirti. Quindi, alla fine, diventa uno scambio di idee. Ma non è mai invasivo. Siamo noi che cerchiamo di sfruttare al massimo il suo talento. Peccato che sia un uomo davvero molto occupato e il tempo a disposizione con lui non è mai molto”.

Per saperne di più:

Anteprima: Transformers – La vendetta del Caduto
Il trailer del film
La fotogallery di Megan Fox!