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Io c'è, quanto farà arrabbiare la commedia religiosamente scorretta con Edoardo Leo? 

[Videointervista] I protagonisti del film di Alessandro Aronadio inventano una nuova religione, lo Ionismo. Il loro scopo? Pagare meno tasse.

29.03.2018 - Autore: servizio di Pierpaolo Festa, montaggio di Paola Schettino Nobile (Nexta)


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Più che politicamente scorretta, Io c'è, il nuovo film di Alessandro Aronadio, è una commedia religiosamente scorretta. Arrivato nelle nostre sale pochi giorni prima della Pasqua, il film racconta la storia di un gruppo di farabutti che per pagare meno tasse s'inventa una religione ad hoc: lo Ionismo. Al regista bastano poche parole per descrivere il protagonista interpretato da Edoardo Leo: "E' un figlio di p****na" - afferma Aronadio. Con la sua cattiveria, quanti spettatori farà arrabbiare Io c'è? Risponde Leo: "Speriamo! La commedia questo deve fare (...) Se anche facendo una commedia sulla religione diventiamo accomodanti, probabilmente abbiamo sbagliato proprio il senso del film. Spero che ci sia qualcuno che accenda qualche discussione sul confine tra fede e creduloneria". 

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Questa la trama ufficiale del film:
Massimo Alberti (Edoardo Leo) è il proprietario di "Miracolo Italiano", un bed and breakfast ormai sull'orlo del fallimento. Massimo riceve però l’illuminazione che gli permetterà di salvare la propria attività: fondare lo "Ionismo" una nuova religione che mette al centro dell’universo l'Io. Ad aiutare Massimo in questo progetto, ci saranno la sorella Adriana (Margherita Buy), commercialista, e Marco (Giuseppe Battiston), scrittore senza lettori e ideologo del nuovo credo.

Io c'è è distribuito nelle sale da Vision Distribution