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Intervista a Massimo Coppola

Il regista di "Hai paura del buio" ci parla del suo bell'esordio nel lungometraggio

Hai paura del buio

05.05.2011 - Autore: Alessandro De Simone
Massimo Coppola è stato per anni uno dei volti di MTV, autore del programma "Brand New" e poi dei documentari della serie "Avere vent’anni". Oggi si divide tra la sua attività di editore (è uno dei fondatori della ISBN) e il mondo dell’audiovisivo. "Hai paura del buio" è il suo esordio nel lungometraggio, già presentato all’ultima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia all’interno della Settimana della Critica, ed è un film solido e una bella sorpresa all’interno del nostro panorama cinematografico italiano di cui abbiamo parlato proprio con il regista.

Hai paura del buio

"Hai paura del buio" è un film narrativamente perfetto, compiuto e allo stesso tempo stilisticamente asciutto...
Il tentativo era proprio quello di provare a raccontare una storia piena di fatti mantenendo però uno stile essenziale, mantenendo un'altezza di pieni e di vuoti. Volevo trasmettere un'emozione vissuta dalla protagonista che riguardasse i suoi vent'anni intervallata da contrapposizioni cruente  per isolare gli altri  snodi narrativi.

In questo senso la colonna sonora è molto importante...
Sì, ma non è stata una scelta difficile, perchè amo i Joy Division e la buona riuscita della loro integrazione nel film dipende dal piacere che provo nell’ascoltare la loro musica, fatta di interruzioni ed esplosioni melodiche, e anche i loro testi che mantengono sempre un sentimentalismo di fondo. Pur non cercandola, mi sono accorto che era una scelta di incerto impatto. Poi ci sono anche altre cose, per esempio un pezzo di P.J. Harvey che mi piace moltissimo con un sussurrato perfetto per sottolineare la protagonista come rebel girl.

Romania e Italia, due mondi contrapposti anche nelle caratteristiche fisiche delle protagoniste...

La bionda e la mora, come a Sanremo, no? Scherzi a parte, non avevo un ideale , perchè si trattava prima di trovare delle sensiblità che arricchissero la sceneggiatura. Le due attrici che si contendevano il ruolo insieme ad Alexandra Pirici erano entrambe more, quindi questa contrapposizione è stata del tutto casuale.

Hai paura del buio

Il film è ambientato a Melfi, simbolo del precariato odierno, eppure "Hai paura del buio" non vuole parlare di quest’argomento...
No, infatti, , la storia che racconto è quella di Eva e di Anna, due ragazze che cercano di liberarsi e iniziare a vivere. Melfi mi interessava come sfondo, ma non do un messaggio sul precariato, spero che il film faccia sorgere domande più che certezze.

È impossibile non notare con quanta intensità e chiarezza si avvicini al mondo giovanile. Tanti anni a MTV possono esserne la conseguenza, ma non solo...
O forse lavoravo a MTV perchè avevo quella sensibilità. Quella è stata una parabola personale che mi ha portato ad avere questa capacità di empatizzare con le problematiche di una certa generazione. Come sia successo e come abbia intrapreso questo percorso è difficile per me da ricostruire queste cose, ma mi rendo conto che ho questo talento e cerco di metterlo in pratica. 

"Hai paura del buio" è distribuito nelle sale da BIM

Per saperne di più
Guardate il trailer del film