NOTIZIE

Intervista a De Niro

Robert De Niro è planato in Italia per presentare il suo secondo film da regista "L'ombra del potere". Una visita lampo, il tempo appena di spiegare il suo film, annunciarne una trilogia e incontrare una Iena

Robert De Niro

01.06.2007 - Autore: Claudio Moretti
  E’ da un sacco di anni che volevo fare un film sulla CIA. Volevo raccontare la storia dell’agenzia segreta dal fallimento della Baia dei Porci (1961), fino alla caduta del Muro di Berlino (1989). Poi un giorno Eric Roth mi ha mandato una sceneggiatura sulla nascita della CIA e m’ha fatto una proposta: “Se tu dirigi questa allora io ti scrivo un’altra sceneggiatura sulla parte che interessa a te”. E così è nato questo film. Spero che in futuro riusciremo a girare la seconda parte e anche una terza: dall’89 ai giorni nostri. La trilogia della CIA.

Il privato e il pubblico della CIA
Mi interessava soprattutto l’aspetto personale della storia de “L’Ombra del Potere”. In tutti i film mi attrae la storia particolare, la dimensione privata che si ricollega a quella generale. E’ quello l’elemento attraente della sceneggiatura diEric Roth. D’altronde questo script, in molte classifiche specializzate, era considerato uno dei migliori film non  realizzati. Già Francis Ford Coppola l’aveva presa in considerazione per molto tempo, poi aveva abbandonato l’idea. Ma appena gli ho detto che avevo deciso di girarlo, lui non è voluto assolutamente mancare come produttore.

Dirigere gli attori per il più grande degli attori
Penso che per un attore dirigere un altro attore sia più semplice. Si può tirare fuori il meglio, si stabilisce un rapporto speciale. Ovviamente, da attore consumato, non posso che ritenere fondamentale la scelta dell’attore. Soprattutto per i personaggi secondari che danno corpo alla vicenda. Prendete per esempio John Turturro. Lui aveva perso la mamma nei giorni precendenti all’inizio delle riprese e non si sapeva se ce l’avrebbe fatta. Io non riuscivo neppure ad immaginare nessun altro in quel ruolo. Allora ho girato tutte le altre scene in attesa che John si riprendesse. Per fortuna ce l’ha fatta.

I successi taciuti della CIA
La CIA, dopo l'11 settembre, è sempre nell'occhio del ciclone i riflettori sono tutti puntati sul nostro Paese. In realtà nel periodo in cui mi sono documentato per il film ho avuto la sensazione di essere controllato solo la prima volta che sono andato in Russia.
Certo all’inizio della sua storia la CIA era più snella e giovane, poi si è evoluta ed è divenuta sempre più complessa e pachidermica. Tuttavia è un tipo di organizzazione che quando lavora bene non se ne sa nulla, mentre i suoi fallimenti sono sotto gli occhi di tutti. Comunque è qualcosa di utile al Paese.

Le Iene e un film sui misteri italiani
A fine conferenza stampa entra in scenala Iena Enrico Lucci e suggerisce a De Niro di girare un film sull’Italia dove ci sono molti misteri ancora irrisolti. E poi via con il lungo elenco: da piazza Fontana alla P2, fino a tangentopoli, calciopoli e vallettopoli. De Niro approva: “Roba forte, quella che avete qui in Italia in effetti se ne potrebbero ricavare parecchi film: anche se sperimentarlo sulla propria pelle tanto fantastico non deve essere stato. Ma sono sicuro che qui ci sono tanti registi che sarebbero in grado di farne qualcosa...”. C’erano, non ci sono più.