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Il ritorno di Across the Universe, riscoprendo amore e rabbia sulle note dei Beatles

Il film di Julie Taymor in una nuova edizione Home Video. La regista: "Voglio fare il sequel"

Across the Universe

14.02.2018 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
All You Need is Love non è un semplice inno all'amore, bensì è l'ultimo grido pronunciato da chi è rimasto in piedi, sopravvissuto, sul campo di battaglia. Questa è la teoria di Julie Taymor, regista di Across the Universe, musical sulle canzoni dei Beatles arrivato nei cinema undici anni fa (era il novembre 2007). Una delle pietre miliari del genere musicale del nuovo millennio, insieme a Moulin Rouge! e naturalmente a La La Land.

Sullo schermo assistevamo a una storia d'amore strutturata in maniera classica: la coppia formata da Jim Sturgess ed Evan Rachel Wood (all'epoca praticamente sconosciuti) si innamorava, viveva un momento di tensione, si separava e alla fine si riuniva con uno sguardo a distanza e le lacrime agli occhi sui tetti di New York. Non si trattava solo di cinema sentimentale, ma di una vera e propria "chiamata alle armi". Le armi della parola e del senso di comunità, attraverso le quali negli anni Sessanta si riusciva a far sentire la propria voce.



LA RECENSIONE DI LA LA LAND.
 
Across the Universe è appena tornato in Home Video, in edizione 4K Ultra HD (contenente anche il Blu-ray e la versione in digital download) rimasterizzato. Quando raggiungiamo al telefono la Taymor, la regista non esita ad affermare che "il film è pronto a essere conosciuto da una nuova generazione di spettatori. Gli stessi che avevano tre anni quando è uscito al cinema e che oggi ne hanno quattordici". 
 
Sono passati cinque decenni dagli anni Sessanta, ma l'amore tra (Hey) Jude e Lucy (in the Sky with Diamonds) è tutt'altro che "storia vecchia": "Dieci anni fa l'America era in piena guerra con l'Iraq. C'era tanta rabbia in giro per le strade. E le rivoluzioni degli anni Sessanta che mostriamo nel film erano attualissime nell'epoca pre-Obama. Il messaggio era chiaro: se vuoi fare qualcosa per cambiare le cose... allora devi alzare il culo e agire! Adesso la storia si ripete: viviamo una nuova epoca di rabbia e frustrazione. Succede a chi subisce la politica americana, ma succede anche in Europa". 



STEVEN SPIELBERG AL LAVORO SUL REMAKE DI WEST SIDE STORY.
 
Il film è un viaggio: dall'innocenza, alla perdita di quest'ultima, fino alle ripercussioni della guerra sulle nostre vite. Il tutto suggellato però da una forte componente d'amore. Dunque c'è il dramma, ma lo chiudi comunque sulle note di All You Need is Love...
Sai cosa? Credo che sarebbe ingiusto dire che "All You Need is Love" è una frase verissima. Perché non basta solo l'amore. Succede molto altro: questi personaggi passano anche attraverso un loro inferno. Vivono alti e bassi. Alla fine li vediamo cantare quella canzone, ma succede dopo che hanno vissuto diverse esperienze: dopo gli accordi, i disaccordi e gli eventi che li hanno separati. Ecco, l'amore alla fine è il sentimento necessario per tenerci uniti. 
 
Sono più di duecento le canzoni scritte dai Beatles. Selezionare quelle che ascoltiamo nel film ha comportato sacrificarne altre? Quanto è stato "doloroso" il processo di selezione?
Abbiamo sacrificato alcuni brani, però sono stata io a scegliere le canzoni. Ogni brano che ascoltiamo è importantissimo, perché Across the Universe non è un "juke-box musical": non stavamo cercando di fare una cosa alla Jersey Boys. No. Ogni canzone scelta ci ha aiutato a creare i sei personaggi principali. Ogni brano manda avanti la storia. 

 
Dicevamo che il film mette in scena un periodo di rabbia e frustrazione. C'è stata però una componente nostalgica nel far rivivere gli anni Sessanta? 
Across the Universe è stato un film molto personale per me. Alcuni personaggi e alcuni dialoghi li ho scritti pensando e rivivendo momenti vissuti con mio fratello e mia sorella. Momenti drammatici in primis. Divento nostalgica, invece, quando mi ricordo che in quegli anni non c'era internet. Né i social media. Se le persone volevano farsi ascoltare, allora dovevano andare in strada a manifestare. Oggi rimaniamo, invece, a casa. Dietro a uno schermo. Poi però arrivano eventi come la marcia delle donne di Washington e ci si ricorda improvvisamente che è l'unione a fare la forza. 
 
Nell'epoca dei sequel, hai mai pensato di girare il seguito di questo film?
Certo! Trovami un produttore però... l'idea l'abbiamo trovata dieci anni fa. Siamo pronti. Gli attori tornerebbero e ne troveremmo di nuovi. Più giovani. Manca il produttore. Un musical come questo non è una cosa che costa poco. 

 
E magari lo intitoleresti All You Need Is love...
No. Across the Universe è un titolo perfetto: si riferisce al superamento di ogni barriera linguistica o geografica. A ciò che ci accomuna oltre la razza e la nazionalità. E se facessi mai il sequel, probabilmente non lo ambienterei solo negli Stati Uniti. Ma in altri paesi del mondo. Dunque torno a chiederti: cerchiamo insieme un produttore, perché io questo sequel voglio farlo!
 
La nuova edizione di Across the Universe in 4H Ultra HD (una versione che include anche Blu-ray e digital download) è già disponibile con Universal Pictures Home Entertainment.