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Il protagonista di Colpa delle stelle: “Questi giovani più intelligenti degli adulti”

Ansel Elgort è Gus nell'adattamento del best-seller strappalacrime di John Green

03.09.2014 - Autore: P.F.
“Sono solo un ragazzo. Avevo appena diciannove anni quando sono arrivato sul set di Colpa delle stelle”. Sullo schermo Ansel Elgort diventa Augustus “Gus”, protagonista al fianco di Shailene Woodley dell'adattamento del best-seller di John Green (edito in Italia da Rizzoli). Un film diventato istantaneamente “fenomeno” (ha già incassato 240 milioni di dollari in tutto il mondo): la storia d'amore tra due teenager che si conoscono nel corso di una seduta organizzata da un gruppo di supporto per malati di cancro. La celebrazione dell'amore giovane destinata a strappare lacrime, e paradossalmente altrettanti sorrisi.  “Il mio personaggio è un idealista - ci racconta Elgort - Uno che vuole lasciare la sua impronta sul mondo. Quando capisce che non può farlo, allora si butta giù. E' un ragazzo con una teatralità innata: è pieno di emozioni, ma anche pieno di difetti”. 

I produttori di Colpa delle stelle devono aver visto una luccicanza nella chimica tra Elgort e la Woodley già dai tempi di Divergent, film nel quale interpretano fratello e sorella. I legami di sangue lasciano posto a un'esplosione d'amore nel nuovo film: “Shailene e io ci siamo trovati d'accordo. Costantemente. Eravamo già amici e per questo siamo riusciti a fidarci l'uno dell'altro”. 

Come avete lavorato insieme al vostro amore cinematografico?
Passando tanto tempo insieme fuori dal set. Spesso la portavo fuori a cena. Il periodo più bello è stato quello di preparazione ad Amsterdam: abbiamo amato quella città perché sembrava uscita da un sogno. Mi ricordo di ogni singolo momento che abbiamo passato lì. Quattro giorni prima di girare, abbiamo camminato insieme per le strade della città, perdendoci al loro interno. 
 
Dopo la tua esperienza in Colpa delle stelle, quanto secondo te l'amore tra giovani deve essere considerato altrettanto importante rispetto a quello tra gli adulti? 
L'amore tra giovani è reale eccome. Si tratta di un'esperienza diversa per ogni essere umano, ma non credo che si debba mai giudicare l'amore degli altri. Sono stato innamorato e quelle emozioni mi hanno aiutato a entrare nel ruolo, se non lo fossi mai stato sarebbe stata dura dare vita a Gus. Questa è la difficoltà degli attori giovani: hanno meno esperienza rispetto agli adulti. Mi considero dunque fortunato ad aver provato queste emozioni. 


Shailene Woodley e Ansel Elgort alla première di Colpa delle stelle
 
Questi giovani colpiti da malattie molto serie, allo stesso tempo sono caratterizzati da un certo humour nero: sono ragazzi in grado di essere spassosi e sarcastici...
Sono esserei umani e quando soffrono riescono a gestire la cosa. Sono giovani e non hanno tante altre preoccupazioni (a parte la salute ovviamente). Non hanno responsabilità. Questo gli permette di concentrarsi sul loro amore. Anche il romanzo li descrive così, come due tipi normali, con senso dello humour arguto: per questo li vediamo fare battute sulla loro stessa malattia. Certamente possono avere giornate storte, e non sono sempre felici, ma allo stesso tempo non vogliono essere trattati come pazienti. Non dimenticano mai che sono dei ragazzi. 
 
Quanto Colpa delle stelle, sia al cinema sia in letteratura, può rivolgersi agli adulti? In che modo soprattutto? 
Può ispirare qualunque tipo di lettore, perché è come se dicesse: “Pensa a quanto tempo ti resta nella vita e a come passarlo nel migliore dei modi”. E' una storia che fa sentire i giovani più ricchi di emozioni e allo stesso tempo mostra che a volte possono essere più intelligenti degli adulti. Noi giovani stiamo imparando a vivere, il nostro cervello è come una spugna. Siamo ancora in questa fase delle nostre vite in cui pensiamo tanto e a tante cose. 

Nei panni di Hazel e Gus in un momento del film
 
Mi hai parlato di Shailene. In Colpa delle stelle dividi lo schermo anche con Willem Dafoe. Parlami delle sensazioni sul set quando eri circondato da attori più adulti, artisti del suo calibro. Un ragazzo può essere intimorito? 
In realtà Willem sembra avere ancora un approccio quasi scolastico quando si trova sul set. Quello di un uomo che non smette mai di imparare. Ho cercato costantemente di seguirlo come esempio. 

Interpretare il ruolo da protagonista di Colpa delle stelle vuol dire anche andare incontro a un rush improvviso di fama mondiale. Può comportare paure? 
Vuoi sapere la verità? Le persone amano il mio personaggio non me. Se non avessi mai fatto questo film, nessuno mi conoscerebbe. Dunque non ci perdo la testa, al contrario rimango focalizzato su cosa è veramente importante. Tutto questa macchina mediatica non accade perché sono speciale, ma perché è un film speciale tratto da un libro speciale. 

Uno scatto di Ansel Elgort: al cinema lo abbiamo visto in Divergent e nel remake di Carrie
 
Hai un piano B? A parte recitare?
Ultimamente mi dedico alla musica elettronica. La musica ha sempre fatto parte della mia vita: ho iniziato suonando il piano. Poi ho cominciato a comporre. Un po' di tempo fa sono passato alla musica dance elettronica, scoprendo particolare software con il quale mixo i suoni. Ci ho messo un anno a studiarlo: oggi ho già prodotto un album. Vorrei fare questo, oppure scrivere musica per i film. Vivo per la musica. 
 
E il piano A invece? Come pensi di continuare?
Il mio sogno è avere una carriera come quella di Paul Newman: tutti lo amano, e tutti dicono che era un bravissimo uomo. Ha interpretato così tanti ruoli, ognuno diverso dall'altro. Aveva un modo di recitare rivoluzionario: Nick Mano fredda è il suo film che amo di più. Spero di diventare come lui, ma voglio tenere aperte le mie opzioni.

Colpa delle stelle, in uscita il 4 settembre, è distribuito dalla 20th Century Fox

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