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Home Video: Adam Sandler torna a fare il serio in Men, Women & Children

L'attore marito con la passione per le escort online nell'inedito film di Jason Reitman arrivato in Italia direttamente in DVD e Blu-Ray

07.04.2015 - Autore: La redazione
Adam Sandler prende una pausa dalle commedie demenziali e da gag volgari e torna a ricordarci che lui è anche quello di Ubriaco d'amore e Reign Over Me. In Men Women & Children lo vediamo nei panni del marito apparentemente devoto che non appena ha un attimo si ritrova armato di computer pronto a cercare la escort più bella con cui intrattenersi per almeno 60 minuti.

Il film di Jason Reitman (regista di Juno e del bellissimo Tra le nuvole) affronta l'interessante tema degli effetti collaterali nei rapporti umani dell'era di internet: "Non vedo internet come un posto dell'orrore - dice il regista - Piuttosto mi interessava esplorare il perché abbiamo tanti problemi nel creare rapporti dal vivo. Internet ci permette di essere in costante contatto senza la necessità di vederci. E' un bene o un male? Io non lo so ancora!". 

TRAILER: SANDLER EROE CONTRO I VIDEOGIOCHI CATTIVI IN PIXELS


Adam Sandler e Rosemarie DeWitt... a letto con i loro tablet
 
Inedito in Italia, Men, Women & Children arriva adesso in DVD e Blu-Ray distribuito da Universal Pictures. Film.it ne parla con il regista Reitman: 
 
Dopo Tra le nuvole ecco un altro film che parla di solitudine in mezzo a tutti quanti. E' una coincidenza ritrovarti ancora alle prese con questa tematica? 
Lo scopo dei miei film non è trovare una risposta, piuttosto focalizzare bene alcune domande basate su dubbi che mi vengono in mente. Di solito mi succede alla fine della lavorazione, in Men, Women & Children, invece, avevo tutto chiaro sin dall'inizio: una parte del mio cervello era focalizzata su internet e sulla comunicazione digitale, aver letto il libro di Chad Kultgen (da cui è tratto il film) mi ha permesso di sviluppare meglio storie che mi frullavano già in testa. 
 
Quanto può rappresentare un rischio lavorare con Adam Sandler e affidargli un ruolo con spunti drammatici in un momento in cui l'attore continua a offrirci solo prodotti demenziali? 
Il film ha rappresentato proprio l'opportunità di lavorare con Sandler allo scopo di assegnargli un ruolo inedito. Lo vedete nei panni di un personaggio che non ha mai interpretato prima. Quando ci siamo conosciuti sono rimasto colpito da lui: non è affatto come i personaggi che interpreta al cinema. Il mio lavoro con Adam è stato individuare una sua parte interiore che si potesse connettere con il personaggio.
 
Questi personaggi, apparentemente buoni, sono in realtà poco piacevoli. Sei d'accordo?
Io credo siano molto piacevoli in realtà. E questo grazie alla loro umanità e ai loro difetti. Mi piace il modo in cui affrontano i loro difetti. La sfida è stata proprio mettere insieme il cast e trovare attori che non giudicassero i loro personaggi. Io ho cercato di farli rilassare anche se devo dire che non sono mai arrivato sul set temendo quello che mi avrebbe aspettato: tutti erano preparatissimi e pronti ad aprirsi a questa storia. 

Jason Reitman sul set di Men, Women & Children
 
Ci sono gli adulti ma ci sono anche storie molto giovanili. Nel cast c'è anche Ansel Elgort, che già abbiamo visto in Colpa delle stelle...
Sì, ho assemblato un casti di attori giovani, alcuni sono già delle star, altri lo saranno presto. Grazie a loro sono tornato a esplorare sensazioni di quell'età: come innamorarsi, come trovare un equilibrio nella società e la complessa dinamica del rapporto con i genitori. Mi hanno aiutato molto, non c'è niente di meglio di creare un'amicizia con gli attori quando sono così giovani e ne sanno più di te su quello che i ragazzi della loro età affrontano ogni giorno. Tutto diventa più vero.
 
Inizialmente dicevi di non poter giudicare internet come bene o male. Eppure il tuo film non esita a sottolinearne lati disturbanti...
E' interessante perché può diventare un posto degli orrori, se pensiamo, ad esempio, a comunità di persone affette da anoressia che si danno consigli su come tenersi lontani dal cibo. Ho letto questa cosa nel libro da cui ho tratto il film ed è un vero orrore. Ecco dunque un esempio di effetto collaterale dell'era internet. La rete dovrebbe essere un posto di opportunità, in questo caso quello di un dialogo onesto tra ragazze che si interrogano sull'aspetto del loro corpo. Ripeto, internet non è il male, però mi chiedo: perché abbiamo così tanti problemi a relazionarci tra di noi e abbiamo difficoltà nel cogliere la bellezza anche lontani dalla connessione in rete?
 
 
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