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Habemus Papam: il giorno di Nanni Moretti

Il nostro incontro con il regista che presenta a Roma l'attesissima commedia entrata in Concorso a Cannes

Nanni Moretti

14.04.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
“Volete sapere se voglio mostrare il film a Papa Ratzinger? Lui può vederlo… se vuole” – Nanni Moretti è inaspettatamente morbido nel giorno in cui “Habemus Papam” viene presentato in anteprima alla stampa italiana, quello in cui ha deciso all'ultimo minuto di tenere una conferenza stampa dopo averla inizialmente evitata. “Questa è la verità – spiega subito Moretti - Ho lavorato tanto per questo film e fino a dieci giorni fa ero stanchissimo. L’altro motivo per non voler incontrare i giornalisti è che a volte i registi fanno confusione parlando del proprio lavoro e io sono senz’altro tra questi. Ho lavorato tantissimo e spero che il film parli da solo. Oggi voglio parlare esclusivamente del film, non di attualità, voglio raccontarvi il mio lavoro”.

Nanni Moretti e Michel Piccoli in Habemus Papam

Inevitabile la battuta che il regista stringe tra i denti senza pronunciarla fino alla fine: “Faccio un film una volta ogni morte di…". E continua: “Non penso a nessun tipo di pubblico quando giro un mio film. Quando ho girato ‘La stanza del figlio’ non ho pensato al pubblico degli psicanalisti. Volevo raccontare questo personaggio così fragile, un uomo che si sente inadeguato e schiacciato dal grande potere di cui viene investito. E volevo raccontarlo all’interno di una commedia, allargando la storia anche ad altri personaggi e situazioni. Penso che questo sentimento di inadeguatezza capiti a tutti i Cardinali momento in cui vengono eletti Papa”.

Nella pellicola, in uscita sugli schermi italiani dal 15 aprile (01 Distribution) Michel Piccoli interpreta il ruolo di Melville, in fuga da quel balcone della Basilica di San Pietro nel momento in cui deve incontrare migliaia di persone per benedirle per la prima volta da Papa: “Ho incontrato Piccoli a Parigi nell’estate di due anni fa. Gli ho fatto leggere sei scene in italiano e gli ho subito detto che sarei stato felice se lui avesse accettato di fare il mio film”.

Nanni Moretti sul set di Habemus Papam

Moretti, che ha girato a Palazzo Farnese dove sono stati ricostruiti alcuni interni del Vaticano, interpreta nel il film il ruolo dello psicanalista chiamato ad aiutare il Papa: “Non ho mai pensato di interpretare il protagonista di questo film. Quando ho scritto ‘Il Caimano’, non volevo nemmeno fare il protagonista e, all’epoca i miei sceneggiatori non erano tanto d’accordo, pensavano dovessi essere io a interpretarlo. Questa volta non c’è stato nessun tipo di discussione”.

“Volevo raccontare la storia di quest’uomo in crisi e mostrarlo dentro un autobus o in giro per Roma. Sono uno spettatore che va a vedere quasi tutto, mi piacciono anche grandi film di Hollywood quando sono fatti bene e amo riguardare i miei film del cuore. Questa volta ho cercato di fare un film che non abbiamo già visto tante volte”. E, a proposito della psicanalisi nel suo cinema conclude: “E’ un tema che ritorna un po’ spesso: c’è in ‘Sogni d’oro’ e ne ‘La stanza del figlio’. Dovrò prima o poi chiedermi il perché…”.


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Nanni Moretti specchio dei tempi?