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"E' sempre il momento di fare una commedia"

Nanni Moretti prova ad aggirare con ironia le tagliole della par condicio per parlare del suo ultimo film, "Il Caimano", uscito venerdì nelle sale e partito di buona lena al botteghino

Il Caimano

12.04.2007 - Autore: Claudio Moretti
Ma che film è Il Caimano?
E’  un poliziesco…no no, anzi, questo è un film di fantascienza… ecco sì un film di fantascienza, magari ambientato in Germania, con un presidente del consiglio, no…con  un cancelliere, Herr Baumgarten, che ha tre reti televisive e si presenta…”. Nanni Moretti prova ad aggirare con ironia le tagliole della par condicio per parlare del suo ultimo film, Il Caimano, uscito venerdì nelle sale e partito di buona lena al botteghino. La coincidenza delle elezioni lo costringe tuttavia a difendersi dall’accusa di film di politico.
 
“Mi stupisce che qualcuno possa aver pensato che io avrei fatto un film di propaganda: ci mancherebbe altro che un film avesse la funzione di orientare il voto: non l'ho mai pensato, né come spettatore né come regista. Un anno e mezzo fa ho detto che stavo finendo di scrivere la sceneggiatura e che "Il Caimano" sarebbe uscito nel 2006: in questo periodo varie volte sembrava che si sarebbe andati a elezioni anticipate, non è che io spostassi l'uscita del film per questo...”.

Ma in fondo, se potesse, eviterebbe di entrare nelle schermaglie del suo film. Lascerebbe fosse la sua stessa pellicola a parlare per lui: “Tutti vogliono il diritto di replica, io voglio il diritto di non replica rispetto a tutto ciò che si dice del mio film”. La strategia del silenzio, d’altronde, è stato anche il principale veicolo promozionale del film. In fondo è sempre il modo migliore per fare pubblicità a un film, anche perché è il più economico. “In realtà non ho raccontato la trama non per strategia ma perché non volevo svelare alcune sorprese che sono importanti. A me come spettatore piace andare al cinema sapendo il meno possibile del film”.

Comunque, in punta d’ironia, Nanni rassicura che la prossima volta prenderà la strada della trasparenza: “Il prossimo film sarà una commedia, non so se ci riuscirò, comunque racconterò la trama subito, inviterò i giornalisti sul set, non ci sarà nessuno stress e si saprà tutto prima...”.

In una scena del film all’attore Moretti viene proposto il ruolo di Berlusconi. Nanni rifiuta dicendo che è un film facile, che è il film che tutta la sinistra si aspetta…
Moretti:“Io invece ora sto finendo di scrivere una commedia”.
Jasmine Trinca: “Ma ti sembra il momento di fare un commedia?
Moretti: “E’ sempre il momento di fare una commedia!”

La sceneggiatura del Caimano prova a tenere insieme diversi piani di racconto. “Ho cercato di intrecciare più storie e livelli nel film, di mettere uno specchio davanti a noi, perchè ciò è successo in Italia, le macerie prodotte, ce lo porteremo dietro un bel po' di tempo. Dal punto di vista psicologico, etico, costituzionale, culturale sarà un lungo lavoro di ricostruzione. Ci siamo un po' appannati ultimamente e non riusciamo più nemmeno a guardarci, a capirci bene. Ci siamo abituati all'inabituabile. Ma Il Caimano vuole raccontare anche altro, la storia di una separazione, l'amore per il cinema...”

Ne Il Caimano compaiono in piccoli ruoli molti registi. Un film non solo con molti film al suo interno, ma anche con molti registi. “Mi faceva piacere coinvolgere come attori tanti registi, alcuni sono amici, strepitosi come attori, come Carlo Mazzacurati, altri dovevano interpretare, come Montaldo un regista o Antonello Grimaldi un direttore di produzione, e quindi dovevano sapere di che stavano parlando. Poi comincia a piacermi coinvolgere più registi possibili, Rulli, Sorrentino, Garrone, Calogero.... Forse rispetto a un po' di anni fa ho un atteggiamento meno chiuso nei confronti dei colleghi”. 
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