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Brick Mansions: l'ultimo Paul Walker illeso negli incidenti al cinema

L'effetto impressionante di ritrovare l'attore scomparso in sequenze action che ricordano la sua morte

02.05.2014 - Autore: Pierpaolo Festa
Paul Walker dietro al volante di un'auto che sfreccia a tutta velocità e che finisce per schiantarsi davanti a una stazione di polizia, dove consegnerà "al volo" uno dei cattivi. Da lì a poco l'eroe uscirà dall'abitacolo con un paio di graffi destinati a sparire in una manciata di minuti. La realtà, che aveva rubato dal cinema, torna a essere prigioniera e vivere secondo le regole dello schermo. E' così che Paul Walker vive in un nuovo ruolo action, abbastanza simile a quello del suo Brian O'Conner di Fast and Furious.

S'intitola Brick Mansions l'ultimo film che l'attore è stato in grado di ultimare pochi mesi prima della sua tragica e prematura scomparsa. Il rifacimento di Banlieue 13, realizzato a dieci anni di distanza dall'originale, non è il tipico remake a stelle e strisce, piuttosto un esperimento europeo - prodotto ancora una volta da Luc Besson e diretto dal francese Camille Delamarre - realizzato soprattutto per un'audience internazionale: "Sarebbe sbagliato definirlo film hollywoodiano - dice il regista ai microfoni di Film.it - perchè è un'operazione interamente voluta da Luc Besson, che è un francese in grado di fare film secondo le regole del cinema americano e allo stesso tempo di mantenere degli elementi europei".


Una foto di Paul Walker sul set di Brick Mansions

La prova finale di Walker - in attesa di ritrovarlo in parte digitalizzato in Fast and Furious 7 - presenta alcune sequenze in cui inevitabilmente la mente di chi sta a guardare ritorna all'incidente che ha tolto la vita all'attore a soli quaranta anni. Ne parliamo con il regista.

Brick Mansions presenta almeno due sequenze in cui Paul Walker si schianta con la sua macchina durante un inseguimento. Scene che possono essere un po' scioccanti. Hai mai pensato di non integrarle nel montaggio finale?
Ci siamo domandati se tenere quelle due sequenze o meno. Ecco perché abbiamo mostrato il film alla famiglia di Paul per capire se la cosa li disturbava e indagare su potenziali altri tagli dalla versione cinematografica. Alla fine hanno dato il loro benestare.

Non deve essere stata una cosa facile. Su quali basi lo avete ottenuto?
In realtà credo che per loro la cosa più importante sia stata mantenere esattamente il film, e dunque il ruolo di Paul, come lui lo aveva immaginato sin dall'inizio. Ecco perché quelle due sequenze action, così come le altre in cui Paul salta sui tetti ed è lui a fare gran parte dei suoi stunt, sono rimaste nel film.

Qualche anno fa Christopher Nolan raccontò l'esperienza dura dell'editing di un film vedendo tutti i giorni al montaggio un attore scomparso. Nel suo caso era Heath Ledger ne Il cavaliere oscuro, c'è stata una situazione analoga quando hai montato Brick Mansions?
Non proprio, perché sin dalla fine delle riprese avevamo un primo montato, una specie di mappa del film finale. Alla fine abbiamo operato su quel primo scheletro. Non è stata una passeggiata, sia per evidenti ragioni, sia per il fatto che io stesso sono un montatore al mio primo film da regista e vi assicuro che essere il montatore di te stesso è difficilissimo: bisogna prendere delle decisioni più dure rispetto a quando ti trovi a editare il film di un altro.  


Paul Walker nei panni dell'agente Damien in Brick Mansions

Nel film vediamo Walker ancora una volta nei panni di un poliziotto in incognito: un ruolo che grazie a Fast and Furious conosceva bene. C'è stato qualcosa di nuovo che ha scoperto nell'interpretare questo poliziotto?
Paul era un grande appassionato del suo lavoro e mi ha stupito per l'impegno sul set. Lui faceva i compiti a casa e ricercava molto sul personaggio. Si era molto preparato ed era interessato a questa cosa di avere una doppia faccia e fingere due volte: era un attore che interpretava un personaggio che a sua volta interpretava un personaggio. Allo stesso tempo lo vediamo disconnesso da qualsiasi affetto perché ossessionato dalla ricerca dell'assassino del padre. Un personaggio complesso al quale Paul ha dato veramente tanto. Più di quanto mi aspettassi.

Nel film Walker è affiancato da David Belle, protagonista dell'originale e co-inventore del parkour, quello "sport" estremo in cui bisogna ragionare all'istante ed essere elastici in modo da far compiere al corpo i movimenti e i salti più impensabili. Quelle scene spettacolari possono essere calcolate in fase di preparazione oppure è tutto improvvisato sul momento?
Sul parkour non avevamo niente in sceneggiatura. Non c'era niente di scritto. Sapevamo che avremmo dovuto improvvisare sul set e che avremmo avuto bisogno di tanto tempo. Prima di girare facevamo le prove: David mi portava in un angolo del set e insieme capivamo quali movimenti spettacolari sarebbero stati possibili. Era così tutte le volte con David che si sforzava di capire come sfruttare al massimo la location.

A proposito di location: Brick Mansions è interamente ambientato in una Detroit ormai devastata dalla crisi in cui vigono le leggi della giungla. è stato possibile girare in quella città?
Siamo stati molto fortunati a girare tutto il film a Montreal, dove abbiamo trovato un'architettura simile e dei quartieri molto somiglianti a quelli di Detroit. Abbiamo comunque girato a Detroit per un paio di giorni tutte le panoramiche sulla città. Nella prima sequenza con David Belle abbiamo montato queste riprese aeree fatte a Detroit con le inquadrature da terra realizzate a Montreal. Vedendo la scena credo che soltanto chi abita a Detroit potrebbe distinguere le due città.


Il regista Camille Delamarre, Paul Walker e David Belle sul set di Brick Mansions

Chiudiamo l'intervista con la nostra domanda tradizionale: qual era il poster che avevi in camera da ragazzino?
Michael Jackson e Scarface.

Be', a giudicare dall'estetica di Brick Mansions, la cosa si nota eccome...
Direi proprio di sì.


Brick Mansions è distribuito nei cinema da Eagle Pictures.

Per saperne di più
Guardate il trailer
Fast and Furious 7: Paul Walker torna in vita con la CGI