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Biografilm: essere Charlie Kaufman

Uno degli sceneggiatori più geniali che il cinema abbia mai conosciuto arriva a Bologna per parlare di se e del suo lavoro, presentando anche la sua opera prima "Synecdoche, New York". Ecco a voi l'eterno splendore della sua mente.

Essere John Malkovich

10.06.2010 - Autore: Pierpaolo Festa
Non ho un metodo, sono sempre molto insicuro quando inizio una nuova storia e mi ci vuole un po’ per tranquillizzarmi. È più produttivo aspettare piuttosto che cercare o forzare un’idea che non c’è. Immaginate dunque lo scrittore: eccolo sulla sedia pronto ad attivare il cervello, collegandolo alle sue dita sulla tastiera e riempiendo di caratteri il suo foglio bianco. Un processo molto naturale per molti, quanto inimmaginabilmente complesso. Benvenuti nel mondo di Charlie Kaufman, sceneggiatore premio Oscar (è suo il magnifico copione di “Se mi lasci ti cancello”) arrivato al Biografilm Festival di Bologna, pronto ad aprire la sua mente al pubblico.

Charlie Kaufman con Kate Winslet e Michel Gondry sul set di  Se mi lasci ti cancello

Sono più di dieci anni che il cinema lo ha accolto: una decade in cui ci ha regalato copioni come “Human Nature”, “Essere John Malkovich”, “Il ladro di orchidee” e “Confessioni di una mente pericolosa”: “Con Spike Jonze e Michel Gondry sono sempre riuscito ad avere una forte collaborazione - afferma Kaufman - discutendo di quello che realmente volevo portare sullo schermo e quando ci sono stati dei problemi in questo senso abbiamo parlato e li abbiamo risolti”.

Charlie Kaufman

E proprio a proposito del film che ha fatto la sua fortuna, Kaufman spiega: “Beh, era più divertente essere John Malkovich, non mi faceva ridere pensare che qualcuno volesse essere Tom Cruise. Malkovich mi faceva ridere, come poteva essere Chirstopher Walken, che era l’altra possibilità nel caso John non accettasse. Ma Malkovich era molto più divertente”.

Synecdoche, New York

A Bologna, dove riceverà il premio Lancia – Celebration of Lives, Kaufman parla anche di “Synecdoche, New York”, la sua opera prima da regista, scandalosamente ancora inedita nel nostro Paese: “Storie e personaggi sono molto importanti per me, ci lavoro molto – spiega lo sceneggiatore – ‘Synecdoche’ mi ha preso due anni di lavoro solo per la scrittura. Mi ci vuole molto tempo perché mi piace che il mio lavoro sia onesto. Questa è la cosa più importante per me. Qualche volta lavoro su delle fonti, come mi è successo con ‘Il ladro di orchidee”’ molto più spesso su delle idee e sulle identità dei personaggi che racconto, ma generalmente non penso mai a cosa un film dovrebbe essere o su dove deve andare a finire, perché preferisco che il processo di scrittura e la storia stessa mi porti verso un finale che si trovi quasi da solo, senza che io possa deciderlo”.

Nicolas Cage sdoppiato in Il ladro di orchidee

Attualmente Kaufman è al lavoro su un nuovo progetto: “Per ora si intitola 'Tentative': devo confessare che mi sono trovato in difficoltà, perché pensavo che non sarebbe venuta come volevo, ma alla fine ce l’ho fatta, anche se ci ho messo quindici mesi a completarla. Finisco sempre con lo stare in situazioni che non mi piacciono, ma che mi aiutano ad andare avanti con il lavoro”. Con chi lo vedremo lavorare in futuro?Nessun regista mi ha contattato ultimamente e lo stesso ho fatto io, ma se dovessi sceglierne uno per una mia sceneggiatura mi piacerebbe molto poter lavorare con David Lynch”.

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