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Berlino: arrivano i Coen e Jeff Bridges

"Il grinta" apre la sessantunesima edizione della Berlinale. Sotto una pioggia di applausi sono arrivati i registi e il protagonista, affiancati dagli attori Josh Brolin e Hailee Steinfeld. Li abbiamo incontrati

Festival di Berlino: I coen

10.02.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Berlino
“Penso che le persone si accorgono sempre di più di quanto i fratelli Coen siano geniali. Il successo del nostro film è dovuto proprio a questo: sono felice che questi straordinari registi siano finalmente accolti dal grande pubblico”. Debutta così Jeff Bridges, arrivato a Potsdamer Platz insieme ai suoi registi e ai colleghi Josh Brolin e Hailee Steinfeld (esordiente fresca di nomination all’Oscar), per presentare “Il grinta”, più una nuova versione del bellissimo romanzo di Charles Portis che un remake del film con John Wayne. “Amo John Wayne: da bambino il mio film preferito era ‘Fiume Rosso’, volevo essere come lui - afferma l'attore - Ma la cosa che ho amato di più del personaggio di Cogburn è proprio che è ho potuto documentarmi ulteriormente su di lui grazie ai dettagli del libro di Portis. Per un attore è fantastico quando capita una cosa del genere”.

                 

Allo stesso tempo Brolin, che nel film ha un ruolo minore (quello di Tom Chaney, assassino del padre della piccola Mattie) parla della grandezza del libro: “Penso che molti si ricordano il film originale soprattutto perché c’era John Wayne. Ma non credo che si ricordino proprio tutto della pellicola. Grazie a questa versione dei Fratelli Coen, il pubblico avrà l’occasione di farsi travolgere dalla letteratura di Portis, che è il più grande autore americano. In Inghilterra hanno avuto Shakespeare, in Irlanda Joyce, noi americani abbiamo Charles Portis”.

Hailee Steinfeld, Josh Brolin e Jeff Bridges posano per i fotografi a Berlino

E intanto Joel e Ethan Coen spiegano all’unisono di essere certi che la nuova generazione non conosce John Wayne: “Indubbiamente è stato un grandissimo attore – afferma Joel – ma non credo che molti della nuova generazione lo vedano come un’icona. Io ho un figlio di sedici anni e non sono sicuro che lui sappia esattamente chi è John Wayne, al di là del nome”.  A dodici anni da “Il grande Lebowski” i Coen tornano a lavorare col Drugo Jeff Bridges, che racconta di essere stato inizialmente contattato al telefono: “Mi hanno chiesto: ‘cosa ne pensi di rifare True Grit?’ E io: ‘Non è stato già fatto?’. Mi hanno detto di leggere il libro, in quel momento ho avuto la sensazione che il romanzo fosse come una sceneggiatura dei Coen, con personaggi interessanti e tanti colpi di scena”. E l’attore scherza anche sulla vera sfida nell’interpretare l’alcolizzato sceriffo Rooster Cogburn: “Dovevo incarnare quel personaggio e allo stesso tempo fare capire perfino al pubblico americano cosa stessi dicendo: sapete la sua parlantina non è affatto comprensibile del resto. Negli USA sono circolate versioni perfino sottotitolate in inglese per capire i dialoghi del mio personaggio!”.

Jeff Bridges

A proposito della sorprendente Hailee Steinfeld (quattordici anni compiuti a dicembre), Joel Coen non ha dubbi: “Ci ha sorpreso sin dall’inizio. Le abbiamo detto: ‘Hailee in questo film dovrai attraversare fiumi, arrampicarti sugli alberi, soffrirai il freddo e tanto altro… E lei senza batter ciglio: ‘Ok va bene!’”.

“Il grinta” sarà distribuito dalla Universal Pictures a partire dal 18 febbraio


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