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Azione in DVD e Blu-Ray: Tom Cruise è un samurai moderno in Jack reacher - Punto di non ritorno

Il secondo film tratto dai romanzi di Lee Child arriva in Home Video. Ne parliamo con il regista Edward Zwick che ritrova Cruise 14 anni dopo L'ultimo samurai

23.02.2017 - Autore: Pierpaolo Festa (Nexta)
Arriva in Home Video Jack Reacher - Punto di non ritorno,  secondo film della saga in cui Tom Cruise interpreta l'eroe dei libri di Lee Child. Un ex maggiore della polizia militare che dopo aver lasciato l'esercito ha deciso di andare in giro per gli USA, vagando di città in città e trovando puntualmente guai. Pensiamo a una versione umana dell'incredibile Hulk. un eroe che ha deciso di isolarsi e proteggersi da ogni rapporto umano ma che tutte le volte non può fare a meno di assaporare quelle stesse emozioni che ha rinnegato. 


 
Il film è arrivato quattro anni dopo l'originale di Christopher McQuarrie. È diretto da Edward Zwick che quattordici anni fa ha realizzato insieme a Cruise l'epico L'ultimo samurai. Incontriamo il regista in occasione dell'uscita del sequel in DVD, Blu-ray e 4K Ultra HD:  "Il personaggio di Reacher non è più un soldato, non è un detective, ma qualcuno che arriva quando c'è bisogno di lui, quando le persone sono in pericolo. In questo senso è la versione moderna di un samurai - afferma Zwick - Quindi è stato interessante tornare a lavorare con Tom dopo L'ultimo samurai: come un Ronin anche Reacher non ha maestri e insegue la giustizia, che non sempre ha a che fare con la legge. Lui ha tutto un suo concetto di 'giustizia'".
 
Che rapporto aveva con i romanzi di Lee Child prima di girare Punto di non ritorno? Quanto un regista che si avventura in questa saga deve conoscere i libri di Reacher?
Leggere il libro da cui questo film è tratto ha cambiato la mia prospettiva. Sin da ragazzo ho amato questo genere e mi perdevo nelle storie di Dashiell Hammett e Raymond Chandler. I libri noir degli scrittori detective. Quando Tom mi ha chiamato proponendomi il film, la mia prima risposta è stata titubante perché non avevo mai lavorato a un franchise. Lui mi ha invitato a leggere il libro, e allora ho capito che avrei potuto fare un film d'azione, ma che allo stesso tempo avrei anche potuto esplorare interessanti rapporti umani. 

 
In che modo questo sequel coglie più dettagli del personaggio di Reacher rispetto al film precedente?
Il primo capitolo ha introdotto il personaggio in maniera forte, ma non c'era spazio per fornire troppi dettagli sul passato del personaggio e sulle scelte che ha compiuto nella sua vita. Qui però il passato di Reacher viene fuori proprio all'interno dei due rapporti personali che vive durante la storia. La cosa più importante era cogliere in pieno il rapporto con Susan Turner, il personaggio interpretato da Cobie Smulders. Anche lei un maggiore come lo era Reacher un tempo. I due personaggi comunicano al telefono in diversi libri prima di incontrarsi in Punto di non ritorno, la cosa più importante era dunque fare in modo di mostrare l'origine di questo rapporto. 
 
Come mai avete scelto Cobie Smulders per un personaggio così duro? 
È una dura ache lei! Quando ho incontrato Cobie ho capito che sarebbe stata autentica in questo ruolo. È un momento importantissimo per le donne dell'esercito, le stesse che lei rappresenta nel film. Per questo Cobie sentiva una forte responsabilità. E comunque c'è tutto un lato di questa attrice che il pubblico non conosce: tutti pensiamo subito al suo ruolo in How I Met Your Mother, dove sfoderava tanto humour, ma lei è perfettamente in grado di interpretare il dramma. Non ne ha mai avuto l'opportunità, quindi ecco Cobie Smulders è stata la nostra arma segreta. 

 
Pare che abbia deciso di allenarsi come Tom Cruise per prepararsi al film...
Proprio così, ed è una cosa che mi ha stupito. Voleva arrivare allo stesso livello di Tom, anche perché i due personaggi sono speculari. Il nostro film non include effetti speciali digitali nelle scene dei comabattimenti... vediamo solo combattimenti corpo a corpo, e sono tutti  veri. 
 
A tal proposito, tante volte abbiamo visto Tom Cruise in un combattimento corpo a corpo. Mi chiedo però quanto avete lavorato nello specifico con Reacher per differenziarlo dall'altro personaggio iconico di Cruise... l'Ethan Hunt di Mission: Impossible?
Ecco questo era importantissimo per Tom. Il mondo di Reacher e il mondo di Hunt sono totalmente diversi. Tom ha scelto Reacher perché voleva interpretare un personaggio diverso.  Ethan Hunt è proprio come lo vedete, non nasconde nulla. E' un tipo carismatico ma totalmente all'opposto di Reacher, che invece è uno che tiene tutto dentro e che non sorride mai. Nella sua carriera Tom Cruise ha interpretato personaggi vivaci e brillanti, penso a Jerry Maguire, adesso lo vedete nei panni di Reacher alle prese con qualcosa che non ha mai fatto prima. Anche grazie a questo ruolo, capiamo che è un grande attore. 

Jack Reacher - Punto di non ritorno è attualmente disponibile in Blu-ray, DVD e 4K Ultra HD. Ogni formato include, in edizione limitata, il racconto breve di Lee Child, Parole Ingannevoli, illustrato da Owen Freeman.