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Claudia Gerini tra gioie e dolori

Dopo due anni di pausa l'attrice torna in gran forma lanciatissima al cinema. L'abbiamo intervistata in occasione de "Il mio domani", presentato in Concorso a Roma

Claudia Gerini

03.11.2011 - Autore: Pierpaolo Festa
Nonsoloclaudiagerini. O almeno non solo come molti amano ricordarla: da “o famo strano” a Enza Sessa, fino al brillante “Diverso da chi?”. “Ma io in realtà sullo schermo ho sofferto tanto” – ci racconta Claudia Gerini quando la contattiamo al telefono, poche ore dopo che “Il mio domani” viene presentato in Concorso al Festival Internazionale del Film di Roma.

Dopo due anni di pausa, dedicati interamente alla sua seconda maternità, l’attrice torna sugli schermi come protagonista del dramma diretto da Marina Spada in cui interpreta Monica, business woman sul baratro della crisi esistenziale. A poco a poco, anche lei troverà la forza di fare i conti con se stessa, a costo di rivoluzionare ogni certezza. “Ho pensato subito a Claudia per il ruolo” – ha precedentemente dichiarato la regista. “Credo che abbia pensato a me, subito dopo aver scritto il film – specifica la Gerini - Le era piaciuto tantissimo 'Sono pazzo di Iris Blond'. Voleva raccontare la storia di una donna contemporanea che fa i conti con il suo passato. Evidentemente immaginava che questa donna potesse avere le mie caratteristiche”.

Claudia Gerini ne Il mio domani

Claudia parlaci del tuo metodo. Come ti prepari per un ruolo così drammatico?

Non è che abbia questo metodo schematico. Dipende dal regista e dal personaggio che preparo. Sembrerò esagerata, ma scelgo sempre la via del cuore. A volte inizio dai vestiti piuttosto che dai capelli. Mi viene in mente la commedia: per Enza Sessa di “Grande, Grosso e Verdone” capelli e vestiti mi hanno aiutata ad avere tantissima immedesimazione in quel tipo di personaggio brillante. Quando affronto il dramma cerco, invece, di sentire e capire quello che il personaggio ha vissuto in passato e basarmi quindi sui dolori.

Ne “Il mio domani” il tuo personaggio frequenta un corso di fotografia. Nella vita, Claudia Gerini dedica tempo a questo genere di attività?
Certo non di fotografia, anche se sul set andavo in giro con quella macchina fotografica a esercitarmi. Faccio cose più fisiche. I corsi che seguo sono quelli di arti marziali oppure lo yoga.

Da dove viene questo tuo amore per le arti marziali?

Dalla grande disciplina e la concentrazione che presuppongono queste arti. Mi piace molto lavorare con il mio corpo, è una disciplina che prevede grande elasticità  e io vengo dalla danza del resto. In questo modo riesco a sfogarmi. È un allenamento duro, che però da’ molte soddisfazioni.

Claudia Gerini ed Enrico Bosco ne Il mio domani

Nel film ti vediamo comunicare con tuo nipote attraverso passaggi dei libri de “Il Signore degli Anelli” e “Lo Hobbit”. Ami anche tu Tolkien?
Be’ quella è stata un’idea di Enrico Bosco (che nel film interpreta Roberto, n.d.r.). Lui è uno che conosce tutti i film a memoria. Una specie di computer. Metti un film e inizia a parlare con le battute di scena. È una cosa impressionante. Fare in modo che la zia e il nipote avessero un punto di incontro con la passione per “Il Signore degli Anelli”, è stata un’idea vincente. Non si capisce subito, ma più avanti è evidente che quello è il loro terreno di gioco e di confronto.

C’è un qualche film di cui conosci le battute a memoria?

Tutti i film di Carlo Verdone! Be’ dai, almeno quindici!

Sei stata ferma due anni. Come è stato ritrovarsi improvvisamente a tutto campo sui set?
Non era previsto questo boom di progetti. Tanti tutti insieme. Si sono aggiunti piano piano. E io mi sono sentita carica di affrontare questi ruoli come nuove avventure. Alcune sono magari partecipazioni più contenute: anche per questo sono riuscita a fare varie cose. Ho girato una commedia con Brizzi. Poi anche il film di Davide Manuli con Vincent Gallo. Erano tutti ruoli interessanti da non rifiutare. Sto finendo di girare il film di Soldini, e ho un piccolissimo cameo nel nuovo film di Garrone.

Claudia Gerini al Festival del Film di Roma

Una curiosità. Hai nominato Vincent Gallo, che pare sia un artista un po’ “particolare”. Noi lo ricordiamo a Venezia quando si è nascosto per non farsi riconoscere dai giornalisti…
Sono d'accordo sul fatto che umanamente sia una persona abbastanza fredda. Per il resto, Vincent è colto, intelligente e interessante. Lavorarci è stato fantastico, è grandissimo. Abbiamo fatto delle improvvisazioni, abbiamo lavorato in modo molto particolare in un film surreale: tutto in bianco e nero e fatto di piani sequenza. 

Il mio domani”, in uscita il 4 novembre, è distribuito nelle sale dalla Iris Film.


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