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Aquadro: l'amore ai tempi del porno digitale

Disponibile gratuitamente online, la pellicola sentimentale esplora il vuoto nei rapporti umani colmato da internet, riecheggiando anche la vera vicenda del porno Forza Chiara

Aquadro

18.03.2013 - Autore: Pierpaolo Festa
Una ragazza che guarda in streaming un tutorial su come indossare un assorbente interno. Si apre così Aquadro, con una manciata di secondi che catturano a pieno l'evoluzione tecnologica dei nostri tempi. Quella che, guardando il bicchiere mezzo vuoto, si potrebbe definire la prima era glaciale digitale: “E' una sequenza significativa – afferma il regista Stefano Lodovichi - Oggi una cosa del genere non viene più spiegata da madri o sorelle maggiori. Quella che era un'educazione pratica e reale adesso è diventata molto più virtuale. Il vuoto tra ragazzi e adulti lo colma internet. E' un bene o un male?”.

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I protagonisi di Aquadro: gli esordienti Lorenzo Colombi e Maria Vittoria Barrella

Aquadro cerca di far luce sul quesito piazzando la macchina da presa all'interno di una scuola superiore di Bolzano, “perché - come spiega il regista - non volevamo la solita ambientazione triste dei film italiani, ma una cosa molto più europea”. L'inquadratura si allarga su una coppia di giovani che fanno petting: i movimenti calorosi di lei vengono però placati dalla freddezza di lui. Si scopre che il protagonista ha una forte dipendenza dal porno online che gli ha deviato tutti i suoi istinti sessuali, ora ricettivi soltanto su frequenza digitale. E' interessante che Lodovichi non si arrenda, cercando il romanticismo e facendo in modo da renderlo credibile per chi sta a guardare. Si assiste inizialmente a una moderna storia d'amore tra giovani messa in scena con la sensibilità di un regista vicino a questa generazione (Lodovichi è nato nel 1983). Finché succede qualcos'altro. La prima volta che fanno l'amore i ragazzi decidono di filmarlo: “Una cosa che se rimanesse tra loro sarebbe pure bella. Nel momento in cui quel filmato va online, allora diventa porno”.

Inevitabile pensare a “Forza Chiara”, il porno amatoriale che ha sfiorato la tragedia qualche anno fa a Perugia, e che riecheggia nel terzo atto della storia. Al regista però non interessa ricostruire quegli eventi. Il suo focus è un altro: cosa c'è dietro a video come questi? Può esserci qualcosa di più rispetto a puro esibizionismo? “La verità è che alcuni di quei video, giudicati come semplici porno, in realtà nascono in altro modo. Volevo raccontare un segreto. Una fase di una storia d'amore. Due ragazzi adolescenti che commettono un errore e che potranno risolverlo soltanto se troveranno un modo di confrontarsi con il problema. Insieme”.


Il trailer di Aquadro

Dalle pagine di cronaca – con il regista infatti si parla anche del caso della giovane canadese Amanda Todd, suicida in seguito ad abusi sessuali su internet – a temi più sensibili e altrettanto interessanti come l'amore nell'era digitale. La pellicola viene distribuita direttamente (e gratuitamente) su internet: “I produttori di Rai Cinema si sono innamorati di questa storia – conclude Lodovichi - Ci siamo chiesti insieme quanto sarebbe costato realizzare un film per internet. Del resto la sala può essere un luogo rischioso per un regista esordiente. Il web è invece il palcoscenico migliore. E' stata un'occasione d'oro”.

Aquadro è attualmente disponibile on line su Cubovision (piattaforma web di Telecom Italia) e resterà per un mese in rete fino al 14 Aprile. Il film è visibile gratuitamente in streaming.

 

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