
Worst 20: i film più deludenti del 2014

I peggiori film dell'anno in ordine alfabetico
Appuntamenti che ci hanno deluso, pellicole noiose o già dimenticate. Ecco i perdenti della stagione in rigoroso ordine alfabetico...

The Amazing Spider-Man 2: Il potere di Electro (USA, regia di Marc Webb)
Parte con un paio di sequenze veramente azzeccate rispetto al passo fasso del film precedente, eppure il ritorno dell'Uomo Ragno finisce nel pasticcio più totale con un overdose di personaggi in scena, ritmo sbilanciato tra tempi morti e sequenze frettolose e due cattivi poco convincenti.

Annabelle (USA, regia di John R. Leonetti)
Lo spin-off di L'espiazione spaventa poco preferendo annoiare da morire. Un cliché dopo l'altro.

Grace di Monaco (Francia, regia di Olivier Dahan)
Drammone televisivo dimenticato all'istante, il biopic di Dahan è comunque difeso dalla performance di Nicole Kidman che cammina a testa alta tra le rovine del film.

I, Frankenstein (Australia/USA, di Stuart Bettie)
Aaron Eckhart creatura di Mary Shelley in un mondo cupo popolato da altrettanti mostri. Paccottiglia affogata da effetti digitali.

Lone Survivor (USA, regia di Peter Berg)
Livello insopportabile di retorica e patriottismo nel film guerrafondaio di Peter Berg in cui il campo di battaglia dell'Afghanistan è stato ricostruito interamente nel "giardino" del New Mexico.
Lucy (Francia, regia di Luc Besson)
Forse la più grande delusione dell'anno, Lucy di Luc Besson parte in pole position, e con una Scarlett Johansson convincente, per poi diventare un film senza capo né coda verso un finale scritto alla velocità della luce.

Maleficent (USA, regia di Robert Stromberg)

I mercenari 3 (USA, regia di Patrick Hughes)
Armati fino ai denti, muscolosi e pronti a far esplodere tutto. Eppure ecco gli Expendables nell'episodio più noioso e buonista della loro saga dai toni confusi.

Un milione di modi per morire nel West (USA, regia di Seth MacFarlane)
Il regista di Ted prova il colpo grosso, ma spara a salve nonostante si circondi di attori di serie A come Charlize Theron, Liam Neeson e Neil Patrick Harris.

Noah (USA, regia di Darren Aronofsky)
Finché Aronofsky ci racconta le origini del mondo nel kolossal biblico che sembra piuttosto un fantasy new age, allora il film è anche visivamente interessante. Poi l'acqua del diluvio si porta via l'intera pellicola.

Pasolini (Francia/Belgio/Italia, regia di Abel Ferrara)
L'idea di far recitare Willem Dafoe (visivamente perfetto) in inglese e gli altri in italiano basterebbe a definire l'ultimo lavoro di Abel Ferrara. Un film con alcune sequenze azzeccate, ma in definitiva indeciso tra opera onirica e biopic tradizionale, con svariate e terribili cadute di tono.

Pompei (USA, regia di Paul W.S. Anderson)
Pompei, ovvero kolossal peplum o fiasco dall'inizio alla fine? Più la seconda...

Robocop (USA, regia di José Padilha)
Meno disastroso di quanto ci si aspettava, il remake di Robocop finisce dritto dritto nel dimenticatoio, nonostante uno dei cast più interessanti assemblati nel corso della stagione.

Sex Tape - Finiti in rete (USA, regia di Jake Kasdan)
Cameron Diaz e Jason Segel tentano di rinfrescare la commedia piccante politicamente scorretta. Molto rumore per nulla...

Sin City - Una donna per cui uccidere (USA, regia di Robert Rodriguez e Frank Miller)
Eva Green dark lady in un sequel a scoppio ritardato arrivato nove anni dopo l'originale. Sin City - Una donna per cui uccidere non ha però il fascino del primo film.

Storia d'inverno (USA, regia di Akiva Goldsman)
Akiva Goldsman punta su fantasy, romanticismo ed epica spazio-temporale. Ma il trash è dietro l'angolo, basta guardare il look di Colin Farrell...

3 Days to Kill (USA/Francia, regia di McG)
Kevin Costner prova a fare il Liam Neeson di Taken nell'ennesimo action scritto da Luc Besson.

300: L'alba di un impero (USA, regia di Noam Murro)
L'erotismo che trasuda il personaggio interpretato da Eva Green non basta a reggere questi cento interminabili minuti di scontri in cui la macchina da presa è alla costante ricerca gratuita di sangue, inquadrato da ogni prospettiva, in ogni forma, grazie agli effetti speciali.

Transcendence (USA, regia di Wally Pfister)
Il tagliaerbe versione 2.0 e con Johnny Depp come nuovo imperatore cybernetico del mondo. Ma le premesse interessanti vengono presto affogate da una noia mortale tanto narrativa quanto visiva in questo debutto in regia del direttore della fotografia dei film di Christopher Nolan.

Tutte contro lui - The Other Woman (USA, regia di Nick Cassavetes)
Ancora Cameron Diaz, ancora protagonista di una commedia stanca e (questa sì) volgare. Le idee finiscono nel primo quarto d'ora per poi essere riciclate per l'intera durata.