Cinema: le battute memorabili... che ricordiamo in modo sbagliato
Le battute più memorabili del cinema che ricordiamo male
Sarà capitato anche a voi di citare uno dei vostri film preferiti, mentre scherzate con gli amici. Ci sono battute che restano impresse per sempre nella memoria collettiva e diventano di uso comune nelle più svariate occasioni. Ma la memoria collettiva può essere fallace esattamente come quella singola...
Perciò, molte battute, col tempo, vengono modellate e trasformate fino a una forma comune, a volte semplificata, sintetizzata o palesemente travisata, che poi diventa lo standard. Ecco perché abbiamo voluto ripescare alcune famosissime linee di dialogo di film altrettanto famosi e sfatare alcuni miti persistenti quanto inesatti. Seguiteci...
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"Correte, sciocchi!" - Il signore degli anelli: La compagnia dell'anello
Memorabile la scena de La compagnia dell'anello, primo capitolo della trilogia de Il signore degli anelli diretta da Peter Jackson, in cui Gandalf viene trascinato in un buio pozzo senza fondo dal Balrog, e sembra morire. Poco prima di lasciare Frodo e compagni, lo stregone di Ian McKellen pronuncia un'ultima frase, esortandoli a scappare. Se la memoria vi suggerisce "Correte, sciocchi!", allora anche voi siete caduti in un errore molto comune. La frase è: "Fuggite, sciocchi!".
"Una boiata pazzesca" - Il secondo tragico Fantozzi
La scena più mitica de Il secondo tragico Fantozzi è senz'altro quella della proiezione de La corazzata Kotiomkin. Fantozzi, dopo aver perso la partita Italia-Inghilterra per colpa del professor Guidobaldo Maria Riccardelli, sbotta sul palcoscenico del piccolo cinema gridando tutta la sua rabbia: "La corazzata Kotiomkin è una cagata pazzesca!". Non si sa come o perché, ma negli anni si è assestata anche una seconda versione, leggermente ripulita: "Una boiata pazzesca". Senza contare che molti "correggono" anche il titolo del film in "Corazzata Potemkin" (il titolo del vero film di Eisenstein) invece di usare quello "scorretto" adottato dal film. Risultato? Un doppio errore che è una boiata pazzesca.
"Io Tarzan tu Jane" - Tarzan, l'uomo scimmia
Tarzan, l'uomo scimmia (1932) è il primo Tarzan sonoro e il primo della fortunata serie interpretata da Johnny Weissmüller. Ha anche il merito di aver lanciato la versione cinematografica più popolare di Tarzan, quella del "buon selvaggio" che parla in un linguaggio stentato (mentre nei romanzi è fluente in inglese). Eppure, la famosissima frase "Io Tarzan, tu Jane" attribuita a questo film è un falso storico. Nella scena in questione, quando l'uomo sta imparando a conoscere la sua amata, ripete semplicemente: "Jane, Tarzan, Jane, Tarzan".
"Specchio, specchio delle mie brame" - Biancaneve e i sette nani
La frase che tutti ricordiamo di Biancaneve e i sette nani di Walt Disney è "Specchio, specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame?". La frase corretta è: "Specchio, servo delle mie brame, chi è la più bella del reame?". L'errore avviene anche in inglese: tutti ricordano "Mirror, mirror on the wall, who is the fairest of them all?" mentre la Regina esclama "Magic mirror on the wall, who is the fairest of them all?". Un errore talmente comune da essere diventato il titolo originale del film Biancaneve, ovvero Mirror Mirror.
"Suonala ancora, Sam" - Casablanca
Una battuta talmente memorabile da essere stata usata da Woody Allen come titolo di un suo film (Play it Again, Sam; in Italia Provaci ancora, Sam). Ma in Casablanca, Humphrey Bogart non dice mai "Suonala ancora, Sam". Dice piuttosto: "Suonala Sam. Suona Mentre il tempo passa".
"Beam me up, Scotty!" - Star Trek
In Italia è stata tradotta più o meno come "Portaci su, Scotty!". In inglese è però famosa la forma al singolare, traducibile come "Portami su, Scotty". Si tratta ovviamente di una frase di Star Trek, pronunciata dal Capitano Kirk e rivolta a Montgomery "Scotty" Scott, ingegnere capo dell'Enterprise e responsabile del teletrasporto. Solo che né William Shatner né nessun altro la pronuncia mai esattamente così nella serie, o in alcuno dei film se è per questo. Ci sono molte varianti (come "Scotty, beam us up" o "Beam us up, Mr. Scott") ma mai la versione diventata famosa.
"Faccio cose, vedo gente" - Ecce bombo
Moltissimi la dicono senza nemmeno sapere da dove provenga. Sembra una frase nata in TV, pronunciata da qualche businessman in doppiopetto e spalline nei ruggenti anni Ottanta. Invece l'ha ideata Nanni Moretti nel memorabile Ecce bombo. Solo che lì, pronunciata da Cristina (Cristina Manni), suona così: "Mah, te l'ho detto: giro, vedo gente, mi muovo, conosco, faccio delle cose".
"Ho visto cose che voi umani..." - Blade Runner
L'abbiamo usata tutti prima o poi, l'incipit perfetto per una bella iperbole. Abbiamo fatto ridere gli amici raccontando di quella volta a quella festa in cui erano tutti ubriachissimi. "Ho visto cose che voi umani...!". Ma lo straziante, bellissimo monologo di Roy Batty (Rutger Hauer) in Blade Runner non inizia esattamente così. Eccolo, per intero:
"Io ne ho viste cose che voi umani non potreste immaginarvi. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione... e ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire".
GUARDA IL TRAILER DI BLADE RUNNER 2049.
"Luke, sono tuo padre" - L'impero colpisce ancora
E' il colpo di scena più famoso della storia del cinema e tutti lo citano a ogni pie' sospinto. Ma tutti sintetizzano il concetto anziché citare la frase corretta pronunciata da Darth Vader a Luke Skywalker, quando gli rivela di essere suo padre in Star Wars: Episodio V - L'impero colpisce ancora. Non è "Luke, sono tuo padre", ma "No. Io sono tuo padre", in risposta a Luke che lo accusava di aver ucciso suo padre Anakin.
"Stai parlando con me?" - Taxi Driver
Tutti, TUTTI la diciamo così. Quando vogliamo citare Taxi Driver, automaticamente spariamo uno "Stai parlando con me?", traducendo in maniera letterale l'originale "You talkin' to me?". In realtà, nella versione italiana del film di Scorsese, Robert De Niro non dice così, quanto piuttosto: "Ma dici a me? Ma dici a me? ... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me?".