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Jennifer Lynch: gli incubi di mio padre sono doni

La figlia di David ci racconta il suo nuovo incubo: Chained

Chained - Jennifer Lynch, Vincent D'Onofrio

26.11.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Torino Film Festival
"Disturbante". Forse è questa la prima associazione che facciamo con il nome Lynch. "Ma grazie!" - ride Jennifer Lynch quando Film.it la incontra al Torino Film Festival per parlare di Chained, film che aperto la sezione Rapporto Confidenziale. La chiacchierata comincia con una nostra confessione: "Twin Peaks ha disturbato la mia infanzia". A quel punto lei ribatte: "No, la ha resa più sexy invece!".

Jennifer Lynch intervista Chained torino film festival
Il trailer di Chained

Jennifer, all'inizio di Chained vediamo una madre che porta il figlioletto a vedere un film horror al cinema. Ti è mai capitato durante la tua infanzia?
Ricordo che una volta io e mio padre eravamo al cinema a vedere un film. D'un tratto ecco il trailer di Shining, quello con il sangue che fuoriesce dagli ascensori. Mi giro verso mio padre e lui mi fa: "Cazzo se lo andremo a vedere, non vedo l'ora!". Lo abbiamo fatto: per me è stato come ricevere un dono. Mio padre sapeva che ero al sicuro, perché lui sarebbe stato con me e ne avremmo parlato insieme dopo. I genitori devono parlare ai bambini, non semplicemente vietare tutto. Penso che sia una cosa salutare: mi piacerebbe che i genitori portassero i loro figli a vedere Chained. Non i più piccoli, ma magari gli adolescenti sui sedici anni, in modo da parlare insieme del film dopo averlo visto. E' un segnale forte che implica il trattarsi a vicenda da persone intelligenti.

A proposito di Chained, avresti potuto farlo senza Vincent D'Onofrio?

Mai e poi mai. Inizialmente avevo pensato di affidare il ruolo del serial killer a Bill Pullman, con cui avevo già lavorato in Surveillance. Lui però era impegnato in altri progetti. A quel punto ho pensato a Vincent: gli ho mandato il copione un venerdì e lui ha accettato sabato mattina.

Si tratta di un ruolo veramente duro. Cosa secondo te ha affiscinato Vincent?

Stiamo parlando di un uomo coraggioso, un attore che vuole fare cose che gli mettono paura perché sa bene che lo faranno crescere. Vincent ha interpretato tanti killer in passato, ma mai uno così umano.

Jennifer Lynch intervista Chained torino film festival
Jennifer Lynch sul set

Ed è ingrassato parecchio. Sei stata tu a chiederglielo?
Mi ha chiesto lui se doveva perdere peso, io glielo ho impedito. Penso che Vincent sia sexy così com'è, anzi direi che è uno degli attori più affascinanti in circolazione. Amo la sua pancia, gli dicevo che la pancia avrebbe ricordato al suo personaggio la testa del bambino che una volta era. Gli dicevo: "Quel bambino è ancora lì con te".

Hai chiamato il suo personaggio Bob, come il demone di Twin Peaks. E' un caso?
Forse no, al livello inconscio. É anche vero che si tratta di un nome qualunque. Una tizio ordinario che guida un taxi. Doveva sembrare reale. E fare paura.

Twin Peaks mi spaventa ancora oggi, pensi che la serie sia invecchiata dopo quasi tre decadi?
Affatto. Ogni anno, se ho tempo, visito il Festival di Twin Peaks, dove recentemente hanno celebrato il venticinquesimo anniversario. E' una cosa fortissima, ci sono fedelissimi che si presentano con ciambelle e caffé, vestiti come i personaggi della serie. Penso che Twin Peaks sia uno dei più grandi doni di mio padre al mondo, ci ha ricordato che anche le cose più piccole - come in questo caso un piccolo villaggio - possiedono due nature: una magica e una tenebrosa.

Jennifer Lynch intervista Chained torino film festival
Uno dei momenti più inquietanti di Chained

Come ti sei innamorata del cinema? Ti immagino ragazzina sempre presente sui set di tuo padre...
E' successo lì infatti. Avevo dodici anni sul set di The Elephant Man. Guardavo mio padre organizzare una sequenza: aveva appena sistemato la macchina da presa e io ho pensato che la avrei piazzata altrove. E' stata la prima volta in cui ho pensato di dirigere. Questa è la cosa bella del cinema: la possibilità di raccontare gli eventi attraverso una visione soggettiva. Se dovessi fare un reality show darei a cinque persone un unico film da girare a modo loro. Lo stesso film attraverso cinque registi diversi e cinque punti di vista. Sarebbe davvero interessante. Tutti abbiamo storie e le raccontiamo al meglio delle nostre possibilità.

Pensi che la TV possa rimpiazzare il cinema?
No, però credo che negli ultimi anni stia mostrando più coraggio. Prendete ad esempio Breaking Bad, quello sì che è uno show con le palle!

L'ultima domanda è quella tradizionale: qual era il poster che avevi in camera da ragazzina?
Oh mi vergogno tantissimo! In camera mia dipingevo sui muri, però l'unico poster era quello di Boy George.

Chained sarà distribuito in DVD e Blu-Ray da Koch Media, a partire dal 12 dicembre