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Venezia: Week end di festa

Isterismo di massa, vips a profusione e cene iper-blindate e molto trendy: così è passato il classico week end di fuoco del 64° festival del cinema di Venezia.

Charlize Theron

03.09.2007 - Autore: Gabriele Marcello
Ad aprire le danze di un vorticoso, quanto folle, fine settimana all’ombra del Leone di San Marco ci ha pensato George Mag-nifico Clooney. Il film non è stato accolto benissimo, ma la sottile eleganza dell’attore e il suo innegabile fascino hanno fatto  nuovamente centro nei cuore dei fan (ma soprattutto delle fan ) urlanti.  Più di mezz’ora spesa a firmare autografi durante  il red carpet e un party blindatissimo a coronare il semi flop del suo Michael Clayton all’Hotel Cipriani di Venezia.
Naturalmente privo di glamour, causa mancanza della idolatrata Scarlett Johansonn, ha fatto parlare poco di sé il party alla Favorita di Diario di una Tata. Bel menù con ostriche, ma noia a profusione.

Ma non ci sono solo americani ad allietare ben bene la Laguna: Elio Germano e Valerio Mastandrea sono stati i protagonisti italiani della giornata di Venerdi. Il giovane protagonista di Nessuna Qualità agli eroi ( e sottolineiamo, anche, al film) è stato accolto con grandi consensi dal pubblico e dalla stampa che ha salvato e incoronato la sua interpretazione.
Il più maturo Mastandrea ha stupito tutti nei panni di un rocker fallito di Non Pensarci. Il party del film, abbastanza accessibile a tutti, si è tenuto al Pachuka dove, tra vari gruppi,  si sono esibiti in buone performance musicali il regista e membri del film. Mastandrea ha dato forfeit. Si sono intravisti al su detto party anche Paolo Briguglia e il regista Ferzan Ozpetek.

Al chiostro di San Nicolò si è tenuta un'altra festa davvero molto trendy: La notte afrodisiaca! Tra gli ospiti della serata c’era Edoardo Costa che ha allietato con moltissimi flute di spumante  le quasi mille persone presenti, che si dimenavano  tra cuscini bianchi giganti e megaschermi in continuo riflusso di immagini.
Charlize Theron non passa inosservata al Lido e nemmeno Tommy Lee Jones, entrambi protagonisti di  In the Valley of  Elah di Paul Haggis. Per loro c’è stato una cena strettamente blindata  al Casinò di Venezia con prosciutto crudo di Parma e Straccetti alla Veneziana. Tra gli ospiti si aggirava anche Ennio Morricone.

Pur di mangiare in un luogo caro come Venezia si farebbe di tutto, quindi, a dare man forte agli affamati ci pensa Sannio Film Festival (ennesimo festival di cinema, ma se ne sentiva il bisogno?) che sulla terrazza dell’Exclesior , nello spazio Cinecittà, ha imbandito un banchetto casereccio e molto fornito. Si vocifera che diverse persone si siano portate gli avanzi a casa. Inauditamente simpatico!

Ma il momento di massimo glamour è l’arrivo della coppia Pitt/Joly. Con molti dei figlioletti (ma quanti saranno? Una squadra di calcio?) sono sbarcati al Lido e hanno seminato l’isterismo di massa più alla page.
Lei, talmente magra che uno scheletro sembrerebbe un obeso, con abitini minimal e lui con cappelli svariati e perenni occhiali da sole, che non sempre permettevano di mostrare il luccichio dei suoi occhioni blu, hanno sfilato in passerella come due santi patroni, assecondando il pubblico urlante e piangente: un momento storico.

Ridicolamente è stato chiesto al bel Brad Pitt se tra Jesse James è il suo carnefice ci fosse un legame omoerotico, e lui ridendo ha risposto che mai avrebbe immaginato interpretazione più originale. Come dargli torto?