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Taormina omaggia Judi Dench

Con la proiezione di "Ladies in Lavender" si è chiusa la grande giornata dedicata a Dame Judi Dench, premiata con l'Academic Award for Cinematic Excellence e al regista Charles Dance.

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15.06.2004 - Autore: Elena Dal Forno
Ladies in Lavender Di Charles Dance Con Judi Dench, Maggie Smith, Natasha McElhone, Daniel Bruhl Uk, 120 min.     Con la proiezione di "Ladies in Lavender" si è chiusa la grande giornata dedicata a Dame Judi Dench, premiata con l'Academic Award for Cinematic Excellence e al regista Charles Dance. I due sono stati per molti anni attori della Royal Shakespeare Company dell'Old Vic di Londra e vederli ieri insieme sul palco del Teatro Greco ha regalato una grande emozione.   Del film girato da Dance, per la prima volta dietro la macchina da presa, possiamo dire che è semplicemente perfetto. Qualcuno potrebbe definirlo stucchevole e di maniera per i canoni e i crismi del cinema moderno di cui questo film ha poco o nulla, e se possiamo condividere l'affermazione, non possiamo comunque disconoscere la bravura di attori straordinari e lo stile che sembra quello di un veterano della macchina da presa. Gli unici nei li troviamo forse nella sceneggiatura che lascia qualche buco di troppo nella storia e nelle spiegazioni che non vengono date fino in fondo. La trama, ripresa da un racconto di William Locke, narra le vicende di due vecchie signore che vivono in Cornovaglia nell'anno 1936. Abitano in un cottage sul mare, insieme a una domestica di quelle di una volta, belle in carne e sbrigative. Una mattina le due sorelle trovano un naufrago sulla spiaggia, lo raccolgono e lo ospitano nella loro casetta. Il nuovo venuto porta una ventata di positivo sconvolgimento nella abitudinaria vita delle due sorelle, ma risveglia anche una serie di sentimenti che si credevano sopiti in un cuore antico. Ma l'amore non muore mai, ci ricorda Dance, e un cuore che ama resta sempre giovane. Ma chi è questo ragazzo che suona il violino come un maestro? E chi è la misteriosa donna che lo rapisce per portarlo a Londra da suo fratello, un celebratissimo direttore d'orchestra? Resta il mistero. Nessun mistero invece sulla bravura di Judi Dench e Maggie Smith, il cui viso da donna di Modigliani illumina lo schermo di espressioni intense e bellissime, quelle che solo le rughe possono offrire.