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Spider-la tela della memoria

Il nuovo film di David Cronenberg conferma la grande mano e il notevole senso visivo del regista ma non rompe, non emoziona e non resta nella memoria.

Cannes 2002

21.05.2002 - Autore: Luigi Sardiello - Filmaker-s magazine
Il Festival va avanti cosi. Tra straordinarie sorprese (Bowling for Columbine di Moore, Ten di Kiarostami tutto girato in unautomobile e Intervento divino del folle e sensibile palestinese Suleiman), delusioni (Demonlover del pupillo di casa Assayas) e film di buona, spesso ottima fattura che pero non fanno il salto che si spererebbe. Di questultima categoria fa parte Spider di David Cronenberg, film attesissimo e considerato da molti, prima ancora di essere visto, il maggior candidato alla Palma dOro. E invece, ancora una volta, si tratta di un buon film, di ottime atmosfere ed eccellente recitazione, ma non certo di un capolavoro. Perché si basa su una storia sufficientemente scura ma non tale da giustificare la claustrofica lentezza della sua conduzione. Parliamo della vicenda di Spider (un bravissimo, come al solito, Ralph Fiennes) che torna nel quartiere della sua infanzia (collocato nellEast London) dopo un luogo periodo di detenzione psichiatrica. In quei luoghi tutte le immagini, i suoni e gli odori rimandano al passato: la mamma, lamatissima mamma (era lei a chiamarlo spider, cioè ragno), il controverso papà, la prostituta Ivonne, il pub... E cosi a poco a poco, con una lentezza volutamente esasperante (che spesso va oltre la sopportazione dei normali), riaffiora il terribile passato. Lassassinio, da parte del padre e di Ivonne, della sua amatissima madre, e la vendetta di Spider, che elimina Ivonne con il gas grazie a una artificiosa ragnatela. Ma forse questo è solo quello che pensa Spider, forse questo è solo quello che ha costruito la sua mente... In sintesi, ancora un prodotto alla Cronenberg, che conferma la grande mano e il notevole senso visivo ma non rompe, non emoziona, non resta nella memoria. Sono lontani i tempi di Videodrome e di Inseparabili.