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Schede dei 10 lungometraggi in concorso a Torino

Oltre all'Europa, sono rappresentati Iran, Egitto, Kazakhstan, Giappone, Marocco

TorinoFilmFestival

02.12.2000 - Autore: Stefano Finesi
Per il concorso - anche questanno estremamente dinamico e vitale, occasione di scoperta di un cinema di autori spesso esordienti - sono stati selezionati dieci film (fra cui tre opere prime e tre opere seconde) Oltre allEuropa, sono rappresentati Iran, Egitto, Kazakhstan, Giappone, Marocco. Di seguito una breve sintesi delle opere.   \"Ard El Khof/Land of Fear\" di Daoud Abd El Sayed (Egitto 19999, 140) Un giovane e promettente ufficiale di polizia viene selezionato dal Ministero degli Interni per una missione speciale chiamata terra della paura: lobiettivo è infiltrarsi nella malavita organizzata che controlla il traffico di droga e armi per indicare al Ministero i nomi dei poliziotti corrotti. Cè solo un problema: la missione durerà per tutta la vita.   \"George Washington\" di David Gordon Green (Usa 1999, 89) Una storia che colpisce e fa pensare, quella che lappena venticinquenne David Gordon Green, al suo esordio alla regia di lungometraggio dopo diversi corti, firma con Gerorge Washington. È il ritratto di un piccolo gruppo di bambini che vivono in uno dei tanti villaggi rurali dellAmerica Latina, in condizione di povertà spesso estrema e di disagio profondo che li obbliga a crescere troppo in fretta, ponendoli di fronte a situazioni che ne fanno i veri eroi dellAmerica moderna.   \"Guarda il cielo\" di Piergiorgio Gay (Italia 2000, 97) Stella, Sonia, Silvia: tre vicende al femminile e tre epoche diverse si incrociano. Una contadina negli anni 40, una studentessa milanese negli anni 70, una operatrice telefonica dei giorni nostri: il problema è sempre il difficile rapporto tra lavoro e situazioni personali e familiari nella vita di una donna. Secondo lungo di finzione per Piergiorgio Gay, dopo la co-regia con Roberto San Pietro di \"Tre storie\" (Premio Nestlè per la distribuzione cinematografica nel 98 a Torino)   \"I nostri anni\" di Daniele Gaglianone (Italia 2000, 90) Alberto e Natalino hanno condiviso durante la guerra lesperienza partigiana sulle montagne del Piemonte, legati da unamicizia molto forte. Oggi, trascorrono la loro vita uno in un vecchio borgo disabitato in montagna, laltro nella solitudine della città. Ad un certo punto il passato e il presente cominciano ad intrecciarsi, fino ad arrivare ad amare scoperte. Con questa storia - dove il racconto passa soprattutto attraverso la dimensione visiva - Gaglianone, già vincitore con \"Luoghi inagibili in attesa di ristrutturazione capitale\" per la sezione Spazio Italia nel 97 a Torino, esordisce nel lungometraggio.   \"La vie moderne\" di Laurence Ferreira Barbosa (Francia 1999, 120) Gente normale che esce dallanonimato, grazie al tocco intelligente e gentile di Laurence Ferreira Barbosa, al suo terzo lungo per il grande schermo. Tutti hanno una storia da raccontare - perché ogni vita, in fondo, è una storia: una donna che desidera avere un bambino, unadolescente alla ricerca di se stessa, un uomo che sembra avere perso tutto. Uscire dalla folla anonima che ci travolge e che non ci conosce significa riappropriarsi di ciò che la vita moderna sembra aver sepolto nelloblio: la nostra esistenza, semplice ma unica, che finalmente ci appare di nuovo visibile. Con Isabelle Huppert.   \"Room to Rent\" di Khaled El Hagar (UK 2000, 90) Commedia dolceamara, primo lungo per il regista - protagonista Ali, giovane scrittore egiziano determinato a trovare la sua strada verso il successo a Londra, città che ama e che non offre facili vie per chi, come lui, è straniero, spiantato e con un visto da studente che sta per scadere. In un continuo ritrovarsi senza appartamento e alla disperata ricerca di una ragazza disposta a un finto matrimonio, Ali fa gli incontri più disparati... Con Said Taghmaoui (Lodio di Kassowitz) e Juliette Lewis.   \"Tresses\" di Jillali Ferhati (Marocco 2000, 93) La tredicenne Saida ha subito una violenza sessuale. Lo stato di shock da cui non è mai uscita le ha tolto la capacità di parlare. Sua sorella maggiore, Kenza, lavora da un avvocato molto noto in città, candidato alle elezioni e padre di Hicham, che è per certo lautore della violenza su Saida. La terza sorella, Amine, medita vendetta...   \"Tri Brata/Three Brothers\" di Serik Aprymov (Kazakhstan 2000, 85) Un piccolo villaggio, una vecchia stazione ferroviaria, il vecchio Kline e tre fratellini. Kline tiene in funzione le vecchie locomotive e, qualche volta, esce dalla stazione: è amico di molti dei bambini del villaggio a cui racconta storie fantastiche di un lago segreto oltre le montagne, dove vivono donne bellissime. Il sogno si impossessa della fantasia dei tre ragazzini, che decidono di prendere di nascosto una locomotiva per raggiungere il magico luogo. Ma cè una base militare e il target per il test dei missili sono le locomotive del vecchio Kline...   \"Wasurerarenu-Hitobito/Not forgotten\" di Shinozaki Makoto (Giappone 2000, 120) Dopo il pluripremiato Okaeri (1995), il secondo lungo di finzione del regista racconta di alcuni sopravvissuti alla seconda guerra mondiale, della vita dopo la tragica esperienza vissuta e, in generale, dei conflitti che, anche fuori da una guerra, animano molti angoli del mondo. \"Not forgotten\" è un film che non vuole raccontare tanto la violenza quanto lorgoglio, lamore e la speranza per sconfiggerla.   \"Yek Rouz Bistar/One more day\" di Babak Payami (Iran 1999, 75) Al suo esordio nel lungometraggio, Babak Payami descrive la vita di un uomo a Teheran che cerca di sbarcare il lunario vendendo medicine al mercato nero, lavoro forse più squallido che pericoloso e che, un giorno, incontra una donna alla fermata dellautobus e se ne innamora. Ognuno di loro si porta dentro, ogni giorno, il pesante fardello della propria esistenza, cercando un modo per porre fine prima o poi alla solitudine che la invade.  
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