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Sanguepazzo

La pellicola di Marco Tullio Giordana con Luca Zingaretti e Monica Bellucci, presentata a Cannes nel 2008, su RaiUno in due puntate.

Monica Bellucci in Sanguepazzo di Marco Tullio Giordana

28.05.2010 - Autore: Francesco Benincasa
Viene ricordata come il “cinema dei telefoni bianchi” quella stagione cinematografica relativamente breve, che ha interessato gli anni dal 1936 al 1943, la quale riconobbe ed amplificò quella che lo stesso Mussolini - richiamando un pensiero di Lenin a proposito dell’elettrificazione delle ferrovie - definì “l’arma più forte”: il grande schermo, strumento insostituibile per il rafforzamento del consenso, soprattutto quando concepito senza lasciarsi andare a fini intellettualismi e senza cadere nella trappola della critica sociale. Quei telefoni bianchi, simbolo di benessere e nobiltà, erano parte integrante delle sequenze di quegli anni di cinema, anni ricordati anche con l’appellativo di “cinema Decò” per la presenza contemporanea di molti elementi dello stile di arredamento in voga nel periodo.

La premessa è d’obbligo per mettere a fuoco lo scenario della fiction in due puntate in onda domenica 30 maggio e lunedì 31 in prima serata su RaiUno: “Sanguepazzo”, per la regia di Marco Tullio Giordana, che proprio due attori del cinema di quegli anni, ed il sapore di tutte le contraddizioni di un’epoca, mette davanti all’obiettivo della telecamera. Osvaldo Valenti e Luisa Ferida sono infatti una celebre coppia di attori del periodo, conosciutisi durante le riprese di “Un’avventura di Salvator Rosa” di Alessandro Blasetti (1939), sono giovani, ambiziosi e sregolati, e il cinema dei telefoni bianchi sta tributando loro un certo successo, con ruoli che via via si fanno sempre più importanti. Il crollo del fascismo e l’interruzione dell’attività cinematografica nella capitale li vede trasferirsi a Venezia, e aderire alla Repubblica Sociale, con Valenti che nel 1944 entra col grado di tenente nella X MAS di Junio Valerio Borghese. Ci si muove verso Milano, dove il precipitare degli eventi suggerisce ai due di tentare un disperato contatto con le divisioni partigiane. Ma l’accusa di colpevolezza di crimini di guerra pesa come un macigno sulla testa di Valenti e Ferida, giustiziati senza appello nella notte del 30 aprile 1945.

Un argomento delicatissimo e a forte rischio revisionismo, quello scelto da Marco Tullio Giordana per la realizzazione di “Sanguepazzo”, che ricordiamo venne presentato nel 2008 fuori concorso al Festival di Cannes e che ora arriva in tv in due puntate. Ci tiene a precisarlo anche lo stesso regista, che ha dichiarato: “Sanguepazzo non è un film di detection che intende ricostruire la vera storia di Ferida e Valenti, ma un’opera di fantasia ispirata a vicende e figure reali. Ho scritto questo film 25 anni fa. È da sempre che lo voglio fare. Ritengo quelle pagine di storia cruciali per capire chi siamo, ne sento, bruciante e irrisolta, ancora tutta l'attualità”. Quello che sembra premere in modo particolare al regista è il raccontare la morte di Valenti e Ferida non tanto dal punto di vista Storico – quello con la s maiuscola, per l’appunto – quanto piuttosto per raccontare una storia di persone, simbolica di un periodo di grande conflitto e nello stesso tempo piccolo pezzetto di una grande memoria collettiva, che Giordana definisce in questo modo: “Un territorio complesso dove ogni filo d’erba, ogni granello di sabbia è diverso dall’altro e genera patrimoni emotivi differenti. Per questo esistono gli artisti. Per dare voce alle memorie più diverse, per raccontare le storie. Non la Storia. Raccontare la Storia è compito degli storici”.

Nel cast del film, Luca Zingaretti veste i panni di Osvaldo Valenti, mentre quelli di Luisa Ferida sono indossati da Monica Bellucci. Con loro, Alessio Boni nel ruolo del regista “resistente” Golfiero e poi Maurizio Donadoni, Giovanni Visentin, Luigi Diberti, Paolo Bonanni e Mattia Sbragia. Scritto da Leone Colonna, Marco Tullio Giordana e Enzo Ungari, è prodotto da Angelo Barbagallo, per BìBì Film Tv, e dalla francese Paradis Films - Orly Films, in collaborazione con Rai Fiction e Rai Cinema e Canal +.
Gli appuntamenti in tv con le due puntate di “Sanguepazzo” sono per domenica 30 maggio alle ore 21.30 e lunedì 31, alle ore 21.10, su RaiUno.
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