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Quentin Tarantino, Madonna e Sharon

Tra lezioni di cinema, impegno sociale e gala benefici, scorre veloce la terzultima giornata del Festival: in attesa della Palma d'Oro

Cannes, il giorno di Tarantino

23.05.2008 - Autore: Marino Cattaneo
  Siamo ormai al rush finale, alle ultime proiezioni e al Totopalma, mai così incerto: al momento pare avere grandi chance Steven Soderbergh, che in mattinata ha incontrato la stampa con il cast del suo Che al completo, da Benicio Del Toro a Franka Potente, da Julia Ormond a Catalina Sandino Moreno. Il film ha avuto un’ottima accoglienza - ma senza ovazioni, come è invece accaduto per Clint Eastwood - e Soderbergh, a proposito del suo interesse per Guevara, ha dichiarato: “Non mi interessa tanto Cuba, ma il personaggio del Che, che è una grande fonte per il cinema, una delle esistenze più affascinanti del secolo passato”.

Era molto atteso il film in concorso del francese, molto amato in Patria, Philippe Garrel, La Frontière de l’aube, una vicenda di un amore tra un’attrice sposata e un giovane fotografo, che vira poi nel soprannaturale. Ma né l’interpretazione del figlio, Louis, né quella di Laura Smet, salvano il film, girato in bianco e nero. Garrel ha spiegato: “Il bianco e nero mi offre la possibilità di ritornare alle origini del cinema, ai fratelli Lumière e ai loro tempi: vorrei riproporre sullo schermo l’emozione di un cinema lontano, differente”. E, a proposito dell’accoglienza non proprio entusiasta del pubblico, dice: “C’è chi mi attacca e chi mi difende: è sempre stato così. D’altronde affrontare i sogni e il mondo soprannaturale è sempre  rischioso, bisogna uscire per un attimo dal proprio universo razionale. E non è una cosa da poco”.  

 
Tutto completo per la Lezione di cinema, che quest’anno è stata tenuta da Quentin Tarantino, con sue escursioni in quattro film, Le iene, Desperado, Z Channel: a Magnificent Obsession, e Kill Bill - Volume 2. Tarantino ha raccontato con passione i suoi primi anni, quando lavorava in una videoteca: “Avevo accesso a tutti i grandi film e a tutti i grandi registi e ne studiavo le carriere e i percorsi, fino al giorno in cui diventai regista anch’io. Quando trovo un regista che mi piace, desidero conoscere tutto il suo lavoro.” Ha poi citato i maestri che lo hanno più influenzato: Brian De Palma, Sergio Leone, Howard Hawks, Martin Scorsese. “Al momento è Brian De Palma la mia rock star”.

In attesa di vedere come saranno accolti dal pubblico Il divo di Paolo Sorrentino, con Toni Servillo nel ruolo di Giulio Andreotti, proposto alla stampa in serata, nonché la prima regia dello sceneggiatore Charlie Kaufman, Synecdoche, New York, con Philip Seymour Hoffman, la giornata è stata anche segnata dall’arrivo di Madonna, che ha presentato a una folla di giornalisti un documentario da lei prodotto, I Am Because We Are di Nahan Rissman, sulla condizione degli orfani dell’AIDS nel Malawi. “Il viaggio in Malawi mi ha cambiata per sempre”, ha detto, “Ero andata lì pensando di cambiare le cose, invece mi è cambiata la vita”.