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On the Road: Jack Kerouac rivive a Cannes

Accoglienza tiepida del film di Walter Salles, prodotto da Coppola e interpretato da un cast di celebrità. Li abbiamo incontrati

On the Road - Kirsten Dunst, Kristen Stewart

23.05.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
Ci sono voluti trent’anni per adattare cinematograficamente il manifesto della Beat Generation. Una missione impossibile portata avanti da Francis Ford Coppola e dal figlio Roman (produttori con la compagnia Zoetropa): “Mio padre ha comprato i diritti nel 1979 – dice il produttore – Per trent’anni abbiamo cercato di metterlo insieme e trovare il regista giusto. Quando è arrivato Walter Salles abbiamo capito che lui poteva riuscirci. Trenta anni sono lunghissimi, ma è stato un processo di creazione molto naturale”.

On the Road Kristen Stewart Viggo Mortensen intervista Cannes 2012 - Il cast a Cannes

Eppure lo sforzo produttivo di tre decadi rischia di essere messo in secondo piano dal glamour nel momento in cui sulla Croisette arriva Kristen Stewart, finalmente in uno dei suoi non soliti film. Anche per questo si ha la sensazione che all’incontro stampa tenutosi per “On the Road” non venga quasi mai data la parola a un giornalista. Sarà perché sul palco si presentano in “ventisei”, ma forse anche per evitare di distogliere l’attenzione dal film di Salles, finendo per parlare di fauna gotica fatta di vampiri, licantropi e belle gatte morte.  

La Stewart (che nel film interpreta Marylou) ancora una volta è di poche parole: “Avevo sedici anni la prima volta che ho parlato con Walter di ‘Sulla strada’, scoprendo che amavamo quel libro per le stesse ragioni”. A proposito del suo personaggio e dei nudi che vediamo sullo schermo, continua: “Volevo fare il film: mi piace spingermi fino ai limiti e mettermi alla prova. Adoro spaventare me stessa con questo tipo di scelte”. 

On the Road Kristen Stewart Viggo Mortensen intervista Cannes 2012 - Una scena del film

Eppure in sala la gente rimane a braccia conserte. Qualcuno tenta di applaudire, ma sono più i fischi che si sentono dopo due ore e diciassette di visione. Il regista Salles, parla della Rinascita di Kerouac e del tema del viaggio, tanto caro al suo cinema: “Ho dedicato tanto tempo ai road movie. La cosa che mi piace del tema del viaggio è che più ti allontani dal punto di partenza, più guadagni prospettiva su chi sei, da dove vieni e chi vuoi diventare. Allo stesso tempo perdi anche parte di te, lasciandola alle tue spalle”.

A sottolineare la profonda ricerca nel preparare il film arriva l’attore di iper-metodo Viggo Mortensen (Old Bull Lee): “Ho letto il libro quando avevo diciassette anni e l’ho riletto un paio di volte. Riprenderlo è stata la prima cosa che ho fatto. Non ho riletto solo Kerouac, ma tutti i Beat Writers”. Pare che l’attore abbia perfino immaginato le letture che avrebbe fatto il suo personaggio, portando quei libri sul set e passandoli ai suoi colleghi in scena. “Ho capito che questo film arriva più che mai al momento giusto, in un’epoca in cui sono proprio i giovani a portare avanti le proteste e i movimenti. Sono loro che tengono vivo lo spirito di quei tempi”.

                 

Viggo rivela una certa esitazione iniziale nell’accettare il ruolo di Bull: “C’erano un paio di cose che mi chiedevo: ‘Come sarà il look? Sembrerà una serie infinita di bellissime immagini in stile Americana oppure porrà delle domande allo spettatore con risvolti attuali? Faremo qualcosa di nuovo con questi personaggi? Ci sono anche grandi registi che avrebbero fatto una semplice illustrazione del libro. L’altra paura che avevo era su come sarebbero stati trattati gli aspetti dark: le droghe, le notti insonni, la guida a tutta velocità, il fumo… Sono certo che molti direttori avrebbero minimizzato il tutto. Walter non lo ha fatto: il suo film è vivo e a volte è anche inquietante”.

On the Road” è stato acquistato per l'Italia da Medusa, che lo distribuirà il 5 ottobre.

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