
Tra qualche ora incontreremo Garrone più da vicino: rimanete sintonizzati per la nostra intervista.
Protagonista del film è un pescivendolo napoletano (Aniello Arena) che vive di piccole truffe ma ha una grande verve da intrattenitore. Un giorno, decide di partecipare al “Grande fratello” per ovviare a una situazione economica stagnante, e finisce col perdere il contatto con la realtà. “Reality” utilizza infatti audio in presa diretta e riprese con telecamere a spalla per rappresentare nel modo più veritiero possibile l'ambiente reale dei personaggi, attraverso la ricerca del dettaglio. “Il mio è un film sulla percezione della realtà. Luciano per me è come un moderno Pinocchio, ha un'innocenza infantile e nel filmarlo ho cercato di cavalcare il sottile equilibrio tra realtà e sogno, per raggiungere un realismo magico”.
Garrone conferma la radice neorealista dei sui film, ma si contrappone alla visione di uno dei padri fondatori del Neorealismo, Roberto Rossellini: “Non è il cinema che si modella sulla realtà, ma è la realtà che si modella sulla pellicola”, ha infatti dichiarato. Al Festival di Cannes, Garrone ha già vinto il Gran Premio della Giuria nel 2008 grazie a “Gomorra”, un film che utilizzava un linguaggio vicino a quello del documentario per testimoniare la società italiana in crisi. Ma la crisi si consuma su diversi livelli, e la televisione ne fa parte tanto quanto la Camorra. Alla faccia della commedia, Garrone prosegue dunque un discorso che potrà anche far sorridere, a volte, ma più spesso fa paura.
“Reality” sarà distribuito al cinema da 01 Distribution.
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