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L'intervallo - La nostra recensione

La tenera storia di un giorno di libertà strappato alle brutture della camorra

L'intervallo - Francesca Riso e Alessio Gallo

05.09.2012 - Autore: Ludovica Sanfelice
Veronica (Francesca Riso) e Salvatore (Alessio Gallo) “si sanno” solo di vista perché il quartiere è quello. Lei, sveglia e sfacciata, ha combinato qualcosa che ha indispettito un capoclan locale e per questo si becca una giornata di reclusione (e chissà cos’altro in seguito) in un edificio in rovina, fatiscente e abbandonato, circondato da un giardino incolto. Lui, umile e schivo, distribuisce granite, ma è stato prelevato suo malgrado per farle da carceriere fino a sera. Inizia così una strana e inattesa giornata di libertà, una parentesi per questi due adolescenti che sembrano già grandi e affrontano il mondo circostante proprio come quegli uccellini che sono abituati a vivere in gabbia e quando apri la porta non fuggono, neanche se hanno preso rabbiosamente a capocciate la griglia, perché fuori fa ancora più paura.

L'intervallo recensione Leonardo Di Costanzo Festival di Venezia 2012
L'intervallo: Backstage in esclusiva

Il Festival di Venezia trova la sua delicata e toccante ventata di novità nella sezione Orizzonti con L’intervallo, primo film di finzione firmato dal documentarista ischitano Leonardo Di Costanzo che ha lavorato anche alla sceneggiatura insieme a Mariangela Barbanente (L’Orchestra di Piazza Vittorio) e Maurizio Braucci (Gomorra e Reality).
L’esperienza nel cinema del reale è sottopelle. Si vede dall’impiego della camera a spalla e dalla scelta di una fotografia non artificiale. Si vede dal lavoro sui testi in napoletano stretto e dalla direzione dei due attori, entrambi esordienti, cui si aggiunge un terzo protagonista, l’ex ospedale psichiatrico che fa da lugubre sfondo a questo incontro. Tra confessioni, racconti, giochi e viaggi della fantasia, lo spazio mostruoso e scheletrico della reclusione si trasforma infatti nella quinta poetica di un’egloga, offrendo una tregua, un’evasione, un intervallo all’asfissia delle logiche dei clan.

L'intervallo recensione Leonardo Di Costanzo Festival di Venezia 2012

Anche il film, come i suoi giovani protagonisti, è un uccellino leggero e canta una piccola storia ambientata in tutte le Gomorre sparse per il meridione. E neanche un orecchio esperto capirà se si tratta di un canto di sfida o d’amore. Forse di sfida e di amore insieme.

L’intervallo arriva nelle sale il 5 settembre distribuito dall’Istituto Luce-Cinecittà, il consiglio è di premiarlo andando al cinema.



Film.it è in prima linea al Festival di Venezia 2012: i film, i personaggi, le interviste e i dietro le quinte dal grande evento in laguna. Per conoscere tutto questo, vi invitiamo nel nostro speciale sulla Mostra.