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La nobildonna e il duca

Tratto dalle memorie della scozzese Grace Elliot, il film racconta l'amore fra questa e il duca di Orleans, cugino di Luigi XVI, durante la Rivoluzione francese.

Festival Venezia

07.09.2001 - Autore: Simone Godano
Cast : Lucy Russel, Jean-Claude Dreyfus, Francios Marthouret e Leonard Cobiant. Origine: Francia Durata : 128 Regia: Eric Rohmer.     Tratto dalle memorie della scozzese Grace Elliot, il film racconta lamore fra questa e il duca di Orleans, cugino di Luigi XVI, durante la Rivoluzione francese. Nascosta in un albergo nella campagna fuori Parigi, Grace è combattuta fra lamore per il duca e i suoi ideali politici. Monarchica e politicamente attiva, Grace non perdona al duca di aver votato a favore della morte del re. Ad aggravare la situazione è il ruolo che ha Grace agli occhi dei francesi, in quanto viene sospettata di essere una spia inglese.   Eric Rohmer, uno dei più importanti autori della Nouvelle Vague, giunto a Venezia per ritirare il Leone dOro alla carriera, presenta una pellicola fuori dal suo stile e dal suo modo di fare cinema. Abituati ai suoi film fatti di dialoghi, sentimenti, intrecci amorosi scatenati dal caso, ci coglie di sorpresa questopera in costume girata affidandosi alle nuove tecnologie digitali. Rohmer, grazie allaiuto di Jean-Batiste Marot, ci presenta una realtà artificiale, in quanto gli attori sono inseriti in dei quadri realizzati con lo stile dellepoca, che ripropongono le vedute della Parigi di fine settecento. Una realtà volutamente artificiale non mi piace barare dice il regista francese, amo la realtà per quella che è, anche se qui lho riprodotta attraverso i quadri, che colpisce e affascina lo spettatore, ma che conferma le capacità di Rohmer di rinnovarsi, di aggiungere un nuovo tassello ad un insieme di opere che hanno segnato la storia del cinema.   Un film bello, ma faticoso, che racconta le traversie e i sentimenti di una donna nascosta in un piccolo albergo, mentre la città è devastata e sconvolta dalla Rivoluzione. Un film che non si interessa degli avvenimenti storici, analizzandoli e criticandoli non mi interessa la Rivoluzione , il settecento non è il mio secolo preferito afferma Rohmer, ma che usa questi avvenimenti come sfondo, come cornice della storia e della visione di un autore che non vuole più essere costretto a realizzare soggetti solo di carattere sentimentale e che sente quindi il bisogno di sconfinare. Anche se noi preferivamo il vecchio Rohmer, un autore che possedeva una magia che il digitale sta lentamente uccidendo.