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La kryptonite nella borsa: parla Luca Zingaretti

Tre domande al protagonista della bella commedia di Ivan Cotroneo, presentata in Concorso al Festival del Film e interpretata da un cast in stato di grazia

La kryptonite nella borsa - Luca Zingaretti

03.11.2011 - Autore: P.F.
Padre di famiglia e marito fedifrago. Così troviamo Luca Zingaretti in “La Kryptonite nella borsa”, opera prima di Ivan Cotroneo dove interpreta Antonio, responsabile principale della depressione della moglie Valeria Golino.

La pellicola, una frizzante commedia agrodolce “sulla faticosa ricerca della felicità”, come la ha definita lo stesso Cotroneo, è basata sulle vere esperienze dell’infanzia del regista. Abbiamo incontrato Zingaretti al Festival di Roma.

Luca Zingaretti e Luigi Catani ne La Kryptonite nella borsa

Quanto è nostalgico Luca Zingaretti verso gli anni Settanta?
Non c’è dubbio che noi stiamo vivendo in maniera migliore rispetto a quegli anni. Ma di quel periodo rimpiango due cose: la prima è il borsello! Ricordate quanto, nonostante orribile esteticamente, sia stato utile per portare documenti e altro? La seconda cosa è  la capacità di lottare per le cose che si desideravano. Oggi non facciamo nemmeno in tempo a desiderare qualcosa, e riusciamo a ottenerla. Una volta si lottava. Pensiamo anche ai matrimoni: oggi alle prime difficoltà ci si molla. Non voglio fare il nostalgico. Ma questa nostra capacità è venuta un po’ meno. Non posso non sentire un po’ di nostalgia per quella sensazione.

Uno dei personaggi immaginari del film ha paura della kryptonite. Di cosa ha veramente paura Luca Zingaretti nella vita?  
Ho una grande paura di dimenticare le cose belle che mi sono capitate nel passato. L’altra paura è quella di sprecare del tempo. Più invecchio, più sono positivo: ogni mattina cerco sin dal primo momento di godermi la giornata che ho davanti.   

Luca Zingaretti e Valeria Golino al Festival del Film di Roma

Raccontaci l’atmofera sul set de “La kriptonite nella borsa
Un’atmosfera umana molto bella. Ivan è un uomo in grado di ascoltare tanto. Ed è una cosa molto importante per un attore. Ti dà la sensazione di essere parte di un progetto, e fa sì che l’attore trasmetta qualcosa di sé nel personaggio. È raro trovare una sceneggiatura dove i personaggi vengono così bene raccontati: ecco il mio ruolo, quello di un uomo degli anni Settanta così ben fotografato. E l’atmosfera del film riesce perfettamente a inquadrare una società che non era ancora intrisa di dottrine psicologiche e psicoanalitiche. È bello vedere come eravamo.

"La kryptonite nella borsa", in uscita il 4 novembre, è distribuito dalla Lucky Red
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