JURASSIC PARK III

Nuova avventura nel mirabolante parco dei dinosauri vissuti nel Giurassico e nuova impresa commerciale per Steven Spielberg (qui in veste solo di produttore esecutivo). Ma se lopera di marketing convince in tutto e per tutto, il valore reale della pellicola lascia un po interdetti e rinvia ad un lavoro rivolto soprattutto ad un pubblico di bambini, veri seguaci della saga inaugurata nel 1993. Diretto da Joe Johnston, autore dei divertenti Tesoro mi si sono ristretti i ragazzi e Jumanji, Jurassic Park 3 immediatamente sembra puntare tutto sulla spettacolarità delle ambientazioni e sul dinamismo delle azioni, divenendo così una sorta di safari nel mondo preistorico. La sceneggiatura non appare molto robusta: le tematiche sono sempre quelle trite e ritrite dellepisodio pilota e la galleria dei personaggi non può sicuramente essere definita varia con le solite figure dei sacrificabili e dei piccoli grandi eroi. Il messaggio è di quelli che farebbero piacere (o rivoltare nella tomba a seconda del punto di vista) a Edmondo De Amicis: i valori genuini della bontà, del coraggio, dellamore e della cooperazione solidale sono quelli che permettono di coltivare i grandi affetti e superare tutti gli ostacoli dellesistenza, anche se questi hanno zanne taglienti, denti aguzzi ed una corporatura da far rabbrividire. Del resto la strategia seguita dal film non è apparsa ambigua fin dalla fase di pre-produzione: lordine era quello di inserire nel cast un bambino capace di sopravvivere da solo nellisola mortale. In altre parole, lintento era di proporre nella pellicola un personaggio-modello che agevolasse il processo didentificazione degli spettatori più piccoli. Cosa fare di più? Creare situazioni sempre più intricate, proporre mostri diversi e più cattivi (e limmagine del predatore Spinosaurus Egypticus, vera minaccia per i temibili T-Rex ne è un esempio) e sbalordire con effetti speciali di nuova generazione (quelli dellera animatronica). Unica sorpresa: tra gli interpreti principali (Sam Neill, Tea Leoni) figurano le presenze del coheniano William H. Macy e dellitaliano Alessandro Nivola.