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I vincitori di Berlino

Si è conclusa ieri la 54/ma edizione della Berlinale. Edizione burrascosa, che sul campo dei colpi di scena ha portato non solo vinti e vincitori ma eventi per lo più inconsueti.

Berlino 2004

16.02.2004 - Autore: Giulia Villoresi
Eventi inconsueti nella 54/ma edizione della Berlinale,a partire dall\'irruzione nudista di un gruppo di studenti in protesta per i tagli all\'istruzione e alle università. Sul solenne tappeto rosso si trovava a passare in quel momento Claudia Cardinale che ha saputo reagire con umorismo alla protesta svestita scambiando qualche risata con il direttore del Festival Dieter Kosslick, dall\'espressione già più perplessa. I giovani sono stati prontamente allontanati dal servizio d\'ordine.   Meno allegra è stata invece la protesta di Lars Von Trier. Il regista danese ha rifiutato il premio del comitato per il cinema della pace; assente per tradizione Von Trier ha inviato a Berlino un filmato con un ironico messaggio di ringraziamenti il cui finale è stato addirittura censurato. Nel pezzo incriminato il regista divideva il mondo in due tribù del deserto: una che ha a disposizione un pozzo, l\'altra che ne è priva. Che la tribù con il pozzo voglia la pace è chiaro: essi hanno da bere. Questo non accade per la tribù senza pozzo: essi vogliono l\'acqua. In questo modo il paese con il pozzo, conoscendo e invocando la pace verrà detto \"civile\", mentre l\'altro non ne avrà modo. No, di fatti non lo si sentirà parlar molto della pace e nella sua bocca vi saranno sempre tutt\'altro genere di parole. Questo il messaggio censurato, e i collaboratori di Von Trier al termine della serata hanno restituito il premio dicendo che sarebbe stato meglio consegnarlo a qualcuno più amico di Bush.   Dunque a Berlino non si è parlato soltanto di cinema. Il costume e la società infatti sono soliti cogliere il pretesto di ogni evento e di ogni incontro per manifestarsi nelle molte forme che gli sono proprie.   Per l\'Italia trionfa la Banda Osiris di Matteo Garrone che ha vinto l\'Orso d\'argento per la miglior musica. Gabriele Salvadores racconta ai giornali di essersi battuto per \"Primo Amore\", ma di non essere riuscito ad ottenere più del premio della miglior colonna sonora perchè il film non è piaciuto a gran parte delle giurie per il suo stile, a quanto hanno detto, eccessivamente calligrafico, ossessivo nel sottolineare lo gli artifici della regia.   L\'Orso d\'oro per il miglior film è andato alla pellicola tedesca \"Head-On\" (Contro il muro) del regista di origini turche Fath Akin. Il film racconta la storia di una giovane tedesca di origine turca, Sibel, che oppressa dal rigido integralismo della famiglia musulmana convince un turco, anziano e depresso, a sposarla. Il presidente della giuria Frances McDormand, a cui ovviamente il film è piaciuto moltissimo, ha parlato di un lavoro più \"potente e moderno\" degli altri, in grado di raccontare una storia comune da un punto di vista originale. Questo è soltanto il settimo film, in cinquantaquattro edizioni, a vincere l\'Orso d\'oro della Berlinale.   L\'Orso d\'argento per la miglior regia è stato consegnato al coreano Kim-Ki Duk per il film \"Samaria\" (La Samaritana). Il Gran Premio della Giuria se l\'è aggiudicato il film argentino \"El abrazo partido\" di Daniel Burman, il cui protagonista, l\'attore Daniel Hendler, ha vinto l\'Orso d\'argento per la miglior interpretazione maschile. Due sono invece le attrici che si guadagnano a parimerito l\'Orso d\'argento per la miglior interpretazione femminile: si tratta di Charlize Theron per \"Monster\" di Patty Jenkins e Catalina Sandino Moreno per \"Maria full of Grace\" di Joshua Marston. Il famigerato Premio della Pace è andato alla fine al regista croato Vinko Bresani per \"I Testimoni\", un thriller sull\'omicidio di un serbo. Ken Loach ha vinto il Premio ecumenico, assegnato dalla Giuria Ecumenica, per \"Ae Fond Kiss\". La Giuria ha voluto sottolineare la bravura del regista nel sottolineare i valori di tolleranza e comprensione interculturale che mergono nel film. Il secondo classificato di questo premio, i cui cinquemila euro vengono assegnati per metà dalla conferenza episcopale tedesca e per l\'altra metà dalla Chiesa evangelica di Germania, è andato a \"Mi piace lavorare\" di Francesca Comencini con Nicoletta Braschi, a aparimerito con \"Folle Embellie\" di Dominique Cabrera. Tra gli altri premi importanti si parla dell\'Orso d\'oro per il miglior cortometraggio che è andato al rumeno Cristi Puiu per \"Un Cartu de Kent I un Pachet de Cafea\". Orso d\'Oro alla Carriera per il regista argentino Fernando Solanas.