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Festival di Roma: trionfa Brotherhood

Marc'Aurelio d'oro al film danese che racconta l'amore omosessuale tra due neonazisti

Brotherhood

23.10.2009 - Autore: La Redazione
Come da pronostico, ad aggiudicarsi il premio più importante della quarta edizione del RomaFilmFestival è “Brotherhood” (Broderskab) del danese Nicola Donato. La pellicola che racconta l’impervia storia d’amore omosessuale tra due neonazisti ha conquistato la giuria presieduta da Milos Formam. Il Marc’Aurelio d'argento va invece all’italiano “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti che con la cronaca della strage di Marzabotto, compiuta dai nazisti nel 1944, si aggiudica anche il Marc’Aurelio d’oro assegnato dal pubblico – BNL al miglior film. Helen Mirren è la migliore interprete femminile grazie al suo superbo ritratto della moglie di Tolstoj nella pellicola “The Last Station” di Michael Hoffman. Miglior attore: Sergio Castellitto per la sua performance in “Alza la testa” di Alessandro Angelini.

Dispiace un po’ che “Up in the air” di Jason Reitman sia rimasto a bocca asciutta insieme al suo interprete George Clooney che nel film offre una delle prove più intense della sua carriera.

Per la sezione Alice nella città, la giuria composta dai ragazzi sotto i 12 anni ha scelto “Last Ride” di Glendyn Ivin. Gli over12 hanno invece apprezzato "Oorlogswinter / Winter in wartime" di Martin Koolhoven. Menzione speciale: “Vegas” di Gunnar Vikene.

Per Extra/L’altro cinema, la giuria presieduta da Folco Quilici premia come miglior documentario “Sons of Cuba” di Andrew Lang. Menzioni speciali anche per “Fratelli d’Italia” di Claudio Giovannesi e “Severe Clear” di Kristian Fraga.