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Dino Risi: Leone d'Oro alla carriera

I capelli bianchi pettinati nel suo classico stile, abbronzato, scarno come sempre, Dino Risi ha attraversato la sala tra gli applausi, accolti con il solito sguardo ironico e sornione.

Risi

13.04.2005 - Autore: Matteo Nucci
I capelli bianchi pettinati nel suo classico stile, abbronzato, scarno come sempre, Dino Risi ha attraversato la sala tra gli applausi, accolti con il solito sguardo ironico e sornione. Il Direttore della Mostra de Hadeln sul palco, accanto al Leone d'Oro scintillante, lo ha salutato: difficile essere seri con un regista che ha fatto tanto ridere Vero, perché Risi non ha certo perso il suo spirito. Già dal primo pomeriggio, quando a una domanda su quale fosse il proprio film più amato, aveva risposto senza pensarci su: "che cazzo di domanda mi fa?!". Fino al termine della premiazione, quando, parlando ancora di Gassman, ha sottolineato: "In molti, in troppi sono morti prima di me. Ed erano più giovani. La considero una grande ingiustizia. Vedrò di rimediare al più presto sperando di raggiungere i miei amici in un mondo tranquillo e pieno di allegria" Non solo battute, però, nel giorno in cui Gassman avrebbe compiuto ottant'anni. Dopo che la bellissima Monica Bellucci, una delle scoperte di Risi, aveva ringraziato il suo maestro, è salito sul palco Alessandro Gassman, emozionatissimo per gli applausi scroscianti che avevano accolto il nome del padre. E di Gassman Risi ha voluto parlare, del grandissimo amico, dello straordinario attore, del tristissimo epilogo. Sottolineando la sorpresa che l'aveva preso in mattinata, quando durante la proiezione de "Il Sorpasso" (quarant'anni in questi giorni, quasi a unire Gassman e Risi per una volta in più), aveva visto un pubblico giovanissimo ed emozionatissimo. "Perché è il pubblico che fa il cinema e non solo gli attori. Nonostante ce ne siano di bravissimi, proprio qui sul palco. Come la Bellucci che avete visto ha saputo fare un bel discorso a braccio, senza leggere, dicendo anche cose intelligenti. Strano, no? Soprattutto pensando che è un'attrice italiana" Di nuovo a ridere, dunque. Mai prendersi troppo sul serio Come durante la lunghissima standing ovation che Risi ha interrotto guardando l'orologio e insistendo perché semmai si facesse una 'sitting ovation'. "Se avessi cinquant'anni di meno, chiederei a Monica di sposarmi. Ma siccome mi direbbe di no, non glielo chiedo" Una corrente in piena, Risi. Ancora oggi. Ed è stato un piacere rivederlo in un breve filmato con moltissimi degli attori straordinari che fecero grande il suo cinema. Tra Tognazzi, Sordi, Gassman e tutti quelli con cui riuscì a toccare, dissacrare, prendere in giro e sorprendere una società che gli deve tutta la sua riconoscenza. Anche oggi, all'uomo che nei giorni scorsi si domandava perché in Italia non esistano più registi davvero coraggiosi, ché se lui potesse rifare i Mostri ci metterebbe Bossi e Berlusconi Ma mai prendersi troppo sul serio. In fondo "il cinema è una via di mezzo tra l'orologeria di precisione e la tratta delle bianche".
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