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Cannes riabbraccia Wenders

Dopo la scorpacciata di star hollywoodiane e di cinema d'azione, il festival di Cannes torna a proporre al suo pubblico opere di produzione europea e aspetta con ansia "Don't Come Knocking" il nuovo film di Wim Wenders

DON'T COME KNOCKING

19.05.2005 - Autore: Adriano Ercolani
Dopo la scorpacciata di star hollywoodiane e di cinema d’azione di “Sin City”, il festival di Cannes torna a proporre al suo pubblico opere di produzione europea e di diverso respiro, lontano dal glamour di Rodriguez & Co. 
Due i film principali di giovedì 19 maggio, ed entrambi in concorso. Amos Gitai presenta il suo nuovo “Free Zone” (id., 2005), che ancor prima di uscire ha suscitato un mucchio di polemiche. Durante un giorno di riprese ambientate sul “Muro del pianto”, la popolazione è insorta mentre veniva girato un sensuale bacio tra i due attori principali. La troupe ha dovuto interrompere le riprese per evitare guai, e la protagonista Natalie Portman ha dovuto porgere ufficialmente le proprie scuse per il gesto ritenuto “inopportuno”.
Il secondo film in gara è “Don’t Come Knocking” (id., 2005), nuova pellicola firmata dal maestro tedesco Wim Wenders, uno degli autori più osannati dal festival francese: il regista ha infatti vinto la Palma d’Oro nel 1984 con “Paris, Texas” (id., 1984), il premio per la regia con “Il cielo sopra Berlino” (Der Himmel Huber Berlin, 1987) ed il Gran Premio della Giuria con “Così lontano così vicino” (In Weiter Ferne, So Nah!, 1993). Nuovo film “americano” per Wenders, “Don’t Come Kocking” segna il ritorno alla collaborazione con il grande attore/drammaturgo Sam Shepard, che aveva già scritto per Wenders proprio “Paris, Texas”. Nel cast del lungometraggio, oltre Shepard, troviamo sua moglie Jessica Lange – presente in competizione anche con il film di Jim Jarmusch -, Tim Roth, Sarah Polley e Fairuza Balk. La storia racconta della lavorazione di un film in cui l’attore protagonista, un famoso cowboy colto da una profonda crisi esistenziale, abbandona il set ed inizia un viaggio alla ricerca di se stesso.
Il terzo film in concorso della giornata è “Conte de cinéma” (Keuk Jang Jeon, 2005) del coreano Hong Sangsoo. Da segnalare infine fuori concorso l’opera di Michel Piccoli “C’est Pas Tout à Fait la Vie Dont J’Avais Revé” (id., 2005)