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Cannes: fantasia al potere

Gli ultimi due lungometraggi più attesi del festival, "Promise Me This" di Emir Kusturica e "L'Age des Ténèbres" hanno un loro comune denominatore: la fantasia dei due cineasti

L'età Barbarica

29.05.2007 - Autore: Adriano Ercolani
     

  Ma partiamo da “Promise Me This”, ritorno di Kusturica al lungometraggio dopo tre anni e soprattutto nuovo confronto con la commedia dopo lo scatenato “Gatto nero, gatto bianco” (Crna macka, beli macor, 1998), che vinse il Leone d’Argento a Venezia. Questa sua nuova pellicola possiede momenti di cinema davvero impressionanti, legati insieme tra loro da un ritmo comico indiavolato e da alcune trovate visive degne dei suoi migliori film. La prima parte soprattutto è straordinariamente ben calibrata nella narrazione e nella distribuzione delle gags, irresistibili quando in scena c’è l’attore che ormai è un’icona del cinema di Kusturica, e cioè il grande Miki Manojlovic. Purtroppo però la seconda metà di “Promise Me This” inizia ad incartarsi su sé stessa a causa di una sceneggiatura che lascia troppo spazio alle situazioni, senza che queste costruiscano una storia logicamente delineata. Procedendo quindi per accumulo, il divertimento e le trovate iniziano a diventare francamente insostenibili, e finiscono per mandare in corto circuito l’intera operazione. Peccato davvero, perché le premesse per un nuovo memorabile lungometraggio c’erano tutte, e quanto di buono visto in questo film lascia comunque il segno.