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Bertolucci: "Come ho sconfitto la depressione"

Il regista torna al cinema con "Io e te", tratto da Ammaniti e presentato fuori concorso a Cannes. Lo abbiamo incontrato

Io e te - Bernardo Bertolucci

22.05.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
“Perché ho voluto raccontare i disagi dei giovani d’oggi? Perché mi commuovono”, Bernardo Bertolucci invita la stampa italiana a prendere un caffé subito dopo la prima proiezione di “Io e te” al Festival di Cannes (Fuori concorso).

Bernardo Bertolucci Io e te Festival di Cannes dichiarazioni

Quando mi sono accorto che non potevo più camminare sono entrato in una grande depressione – dice il maestro – per tornare a fare il mio mestiere ho prima dovuto trovare il coraggio di accettare la mia condizione. Finché stavo male, non riuscivo nemmeno a pensare di girare un film”. Tratto dall’omonimo romanzo di Niccolò Ammaniti (Einaudi), il film di Bertolucci racconta nuovamente adolescenti che vivono insieme isolati dal resto del mondo. “Questo è un film solare che ha un suo ottimismo – continua il regista - È un film giovane". E, a proposito di Ammaniti aggiunge ridendo: "E' molto bravo nel descrivere i ragazzi e a rinchiuderli da qualche parte: a volte nei pozzi, altre volte nelle cantine. Forse ha una specie di forte desiderio nel rientrare nel ventre materno”.

A proposito dell’adattamento continua: “La forza del ragazzino protagonista mi ha catturato immediatamente. Per me è stata una sfida: sarei riuscito a ritrovare la complessità del libro o ne avrei trovato un’altra? Non sono un buon illustratore, in genere quando adatto un libro, la tentazione è anche quella di ricostruirlo da capo. Sono stato abbastanza fedele al romanzo, ma ho cambiato completamente il finale”.

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Bertolucci è mai stato aggressivo come i suoi protagonisti? “Per niente. Malgrado tutto, i miei genitori mi impedivano diabolicamente di esprimere l’aggressività. Questo forse è stato il vero problema della mia famiglia”. E ricorda: "L'unica volta che mi imposi su mio padre è stata quando lo ho convinto a votare comunista". 

Cosa farà una volta tornato in Italia? “Adesso vorrei fare un altro film il prima possibile. Girare ‘Io e te’ è stato facile, perfino dalla mia sedia a rotelle con la quale riuscivo a muovermi benissimo sul set. È stato così facile che speravo arrivasse qualche sfida, un qualcosa che non fossi in grado di fare. Da una parte mi dicevo che era un miracolo girare il film, dall’altra mi sembrava una cosa normale. Sono un regista, lo sono sempre stato e continuerò ad esserlo”.

Bentornato Bernardo.

"Io e te", in uscita il 26 ottobre, sarà distribuito da Medusa Film
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