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Arrivederci Taormina

Si è concluso ieri sera il 52. Festival di Taormina, quello della "Resistenza" come lo ha definito il suo direttore Felice Laudadio

Festival di Taormina 2006

12.04.2007 - Autore: Elena Dal Forno
Si è concluso ieri sera il 52. Festival di Taormina, quello della “Resistenza” come lo ha definito il suo direttore Felice Laudadio. Un’edizione che resterà nella storia per la moltitudine di problemi che sono stati affrontati durante questa sei giorni, a cominciare dalla mancanza di mezzi finanziari causa abbandono dello sponsor principale per finire con la concorrenza spietata del prossimo festival di Roma e dei mondiali della pedata che hanno drenato molti spettatori al festival.

Si potrebbero fare numerose critiche all’organizzazione - pessime le scelte degli orari di programmazione dei film più importanti e pessima la scelta di mettere “Seeking Fear” in prima serata - e a qualche infelice decisione di Laudadio. Tra queste ultime quella di far condurre le serate alla sua fidanzata Orsetta Gregoretti, che non ha avuto alcuna colpa di trovarsi al momento sbagliato al posto sbagliato, ma che è stata ingiustamente attaccata anche dalla critica nazionale, e non si capisce perché. Dovrebbero vergognarsi quelle giornaliste, il cui lavoro è giudicare i film e fare domande possibilmente intelligenti alle conferenze stampa, cosa che raramente avviene.

Si potrebbe scrivere questo articolo criticando a destra e a sinistra invece vogliamo segnalare – oltre ai vincitori – che il festival ci ha dato l’occasione di vedere il bellissimo film di Deepa Mehta “Water”, il nuovo e atteso “Agente Matrimoniale” di Christian Bisceglia e soprattutto l’opportunità di ri-vedere “La guerra di Mario” con Valeria Golino, uscito qualche giorno fa in dvd, chi non l’ha visto metta subito mano al portafoglio. Ecco, Valeria Golino e Carlo Verdone sono sicuramente le star che hanno segnato, in positivo, questo Festival.

C’è stato anche spazio per un interessante film “The listening – L’ascolto” fatto da Giacomo Martelli, che in tempi di psicosi da intercettazioni telefoniche è apparso quanto mai attuale. Tra i documentari infine, ha vinto Marco Turco con “In un altro paese”, con una storia di mafia, ma il nostro premio va ad “Odessa”, un video girato in un anno su una vicenda tristissima, la nave “Odessa” e i suoi marinai, fermi nel porto di Napoli per cinque anni per incapacità del neonato stato ucraino di far fronte ai debiti. Una tragica vicenda, umana, politica e burocratica. 

Ecco tutti i premiati.

PREMIO ANNA MAGNANI – Per la miglior attrice a Valeria Golino per “La Guerra di Mario”.

PREMIO GIAN MARIA VOLONTE’ – Per il miglior attore a Kim Rossi Stuart per “Anche libero va bene” e “Romanzo Criminale”.

PREMIO FRANCO CRISTALDI – Per il miglior produttore a Marco Bellocchio, Sergio Pelone per “Il Regista di Matrimoni”.

PREMIO MARIO MONICELLI – Per il miglior regista a Michele Soavi per “Arrivederci, amore ciao”.

PREMIO SUSO CECCHI D’AMICO – Per la miglior sceneggiatura a Nanni Moretti, Francesca Piccolo e Federica Pontremoli per “Il Caimano”.

PREMIO TONINO GUERRA – Per il miglior soggetto a Giacomo Martelli per “The listening”.

PREMIO ENNIO MORRICONE – Per il miglior compositore a Franco Piersanti per “Il Caimano”  e “La Bestia nel cuore”.

PREMIO GIUSEPPE ROTUNNO – Per il miglior direttore della fotografia a Pasquale Mari per “Il regista di matrimoni”.

PREMIO DANTE FERRETTI – Per il miglior scenografo a Paola Comencini per “Romanzo Criminale”

PREMIO ROBERTO PERPIGNANI – Per il miglior montatore a Federico Mareschi per “Piano 17” dei Manetti Brothers.

PREMIO PIERO TOSI – Per il miglior costumista a Monica Simeone per “Notte prima degli esami”.

MIGLIOR CORTOMETRAGGIO – Ha vinto “Te quiero mal” di Mireia Girò Costa. 

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