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Tommaso Bianco

DATA DI NASCITA: 22/09/1943
LUOGO DI NASCITA: Arzano
DATA DI MORTE:
Formatosi alla scuola del teatro napoletano, soprattutto in quella di Eduardo De Filippo, con cui ha debuttato nel 1968, recitando poi con il grande drammaturgo in quasi tutte le sue opere. Ha recitato inoltre, nelle compagnie teatrali dei più grandi registi, quali: Luigi De Filippo, Dario Fo, Franco Zeffirelli, Roberto De Simone, Maurizio Scaparro, Ugo Gregoretti, Gianfranco De Bosio, Giancarlo Sepe, ecc. Da più di venti anni ha in repertorio la sua produzione "Cantata napoletana in versi, prosa e musica". Si è cimentato anche alla regia, dirigendo la celebre commedia, che fu un grande cavallo di battaglia del grande Nino Taranto, Caviale e lenticchie nella serie "Palcoscenico" di Rai Due.  Nel cinema ha debuttato accanto a Sofia Loren nel film La mortadella diretto da Mario Monicelli, che lo dirigerà poi in altri quattro film. Ha lavorato sotto la direzione di altri grandi registi da come già detto, Mario Monicelli a Roberto Benigni a Luciano De Crescenzo, Nanny Loy, Pasquale Squitieri, Pasquale Festa Campanile e Ettore Scola. Nel 1979 è tra i protagonisti di Immacolata e Concetta, l'altra gelosia di Salvatore Piscicelli, riconosciuto capolavoro della nuova cinematografia napoletana. Sempre al cinema, celeberrima fu l'interpretazione della scena della "Mezz'ora", nel film 32 dicembre, diretto da Luciano De Crescenzo, accanto ad un altro grande caratterista quale che fu Enzo Cannavale con la frase ormai famosa: "Alfonso Caputo, sei o non sei tre volte imbecille?!?".  Da ricordare anche la scena iniziale del film Così parlò Bellavista quando nei panni di un tassista, spiega il traffico a Luciano de Crescenzo: "Dottò, questo è un ingorgo a croce uncinata". Altra importante interpretazione è nella parte del notaio accanto al grande Alberto Sordi nel Marchese del Grillo e infine da non dimenticare il "fornaio cornuto" in Amici miei - Atto II°. Nel 2005 è stato insignito del premio per il teatro Penisola Sorrentina, con la motivazione: "Un attore di straordinaria umanità che sa far pensare, riflettere. È salito sulla carovana dei grandi maestri acquistando una proteiforme capacità drammatica, che sa essere contemporaneamente, timida, umanistica, sfacciata, trasgressiva. Ma sempre intelligente". Nel 2010, ha vinto il premio "Girulà", come protagonista di "Atto senza parole" diretto da Pierpaolo Sepe.  Attualmente a Bologna, dove vive,dirige una scuola di teatro napoletano, con la collaborazione di Cristina Passaro, finalizzata alla messa in scena di eventi teatrali come Miseria e nobiltà, Vota Antonio (omaggio a Totò), Vivianea (omaggio a Raffaele Viviani), Eduardiana (in versi, prosa e musica), Filumena Marturano, Natale in casa Cupiello e Questi fantasmi. Sempre attivo al cinema, parteciperà all'ultimo film di Alessandro Siani Si accettano miracoli. La critica lo considera come una delle ultime reincarnazioni della maschera napoletana Pulcinella, che ha anche interpretato accanto al maestro Eduardo nella commedia "Lu curaggio de 'nu pumpiere napulitano" scritta da Eduardo Scarpetta per Antonio Petito, l'ultimo grande Pulcinella.